Recensione: Some Kind of Hate

Di Alessandro Zaccarini - 1 Aprile 2007 - 0:00
Some Kind of Hate
Band: Marys Creek
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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68

Nuova debuttante per la Spv/MTM: si tratta dei Marys Creek, band nata dalla mente di Mats Nillson all’inizio del 2004 e oggi in forza all’etichetta per la propria prima uscita intitolata ‘Some Kind of Hate’.

La prerogativa dei Marys Creek è senza ombra di dubbio quella di unire il patrimonio classico (Whitesnake in testa, gli altri a seguire) al rock moderno stile Soundgarden, passando per i Black Label Society nel tentativo di creare un heavy rock melodico che non rinunci alla potenza, al cui servizio viene assoldato Frederik Nordstrom, produttore con un passato di nomi importanti come In Flames e Dream Evil.

C’è da dire che la band riesce nel proprio tentativo, non esagerando mai ed evitando di spingersi oltre i confini di certe pretese che al debut album potrebbero rivelarsi ostiche per molti. Fanno il proprio, limitandosi a dare spessore e compattezza alle proprie idee, creando un prodotto che unisce in maniera abbastanza positiva melodia ed elevato impatto sonoro.

C’è anche un dose importante di heavy metal ad aiutare questa ricerca di vigoria e robustezza, e proprio la parentesi di apertura di A Little Bit of Everything, probabilmente il pezzo migliore del lotto, ci sorprende con un riff quasi in mid tempo molto vicino ai Grave Digger degli ultimi dischi, una similitudine ancora una volta resa possibile da un suono di chitarre ritmiche molto massiccio, che avvicina particolarmente i Marys Creek al genere “duro” per antonomasia.

Un buon disco, modesto nelle ambizioni musicali ma ben composto e suonato, che piacerà di sicuro a coloro che amano le contaminazioni e le ibridazioni. Per costoro, ‘Some Kind of Hate’ sarà finalmente un disco di buon heavy rock alternativo, capace di non ignorare completamente le radici del genere come spesso accade nella miriade di gruppi giovani che compongono il panorama. Gli altri, i più scettici e i più puristi dei suoni classici, troveranno invece eccessiva la mistura di idee e ispirazioni che compongono questo neonato act svedese.

 

Tracklist:
01. A Little Bit Of Everything
02. Down
03. She
04. There Is No God
05. Things What You Do
06. I Don’t Believe
07. I Can Feel It
08. New Religion
09. Hold On
10. State Of Mind
11. Some Kind Of Hate
12. Dying For A New Day


Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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