Recensione: Somewhere Into Nowhere
Alla fine di luglio 2002 il chitarrista tedesco Deddy Andler iniziò una collaborazione con il singer inglese Jason Marks (già nei Far Too Jones, rock americano, come chitarrista). Alla band si aggiungono, solo nel febbraio di quest’anno, il bassista Wolfgang Frank e il batterista Alexander Hlousek.
Il progetto, S.I.N., ovvero Somewhere Into Nowhere, non è altro che grande classic metal tedesco, sulla scia dei grandi colleghi teutonici dei ’90, Bonfire e Fair Warning su tutti. La ricetta quindi è tutt’altro che segreta: melodie ariose, ritornelli corali, riffing curatissimo, arrangiamenti al limite della perfezione, il tutto incastonato in una produzione cristallina. Qualche traccia ha l’obiettivo tutt’altro che celato di colpire la memoria dell’ascoltatore: nella fattispecie “Crucified” è già un tormentone che più volte mi sono trovato a canticchiare in macchina. Il merito è, mi duole dirlo per gli altri membri, tutto di Marks, che a tratti mi ha messo i brividi per la somiglianza con Tommy Heart. “Learning To Live” è l’altra hit del platter, con un riffing che esula un po’ dal metal propriamente inteso, e un ritornello finto alternative che potrebbe ricordare qualcosa dei Dream Theater più melodici. Peccato per l’insensato intermezzo tra ritornello e strofa.
Si susseguono senza grossi cali di tensione up e mid tempo, regalando qua e là gustose chicche come “Freefalling”, dal feeling tipicamente AOR, o “I Know”, che fin dal suadente pianoforte rende onore ai migliori Queensryche, mentre gli episodi meno riusciti sono la melensa “All Of My Heart” e le prevedibili “A New Tomorrow” e “Rain”.
Debutto col botto, dunque, per questa band che sembrerebbe riportare in auge i fasti dell’hard rock/AOR tedesco, e che vanta un’arma in più: un vocalist sensazionale, già entrato nelle grazie della critica. Meritatamente.
Tracklist:
- Crucified
- Throwing It All Away
- Somewhere Into Nowhere
- All Of My Heart
- Learning To Live
- Freefalling
- I Know
- A New Tomorrow
- Rain
- All Or Nothing