Recensione: Sons Of Rock
Tornano a noi i NO REMORSE, questi cinque stagionati rockers toscani, attivi dal 1999 e con alle spalle il demo “Live One” dello stesso anno ed un apprezzato omonimo EP d’esordio, datato 2004. A sei anni di distanza, eccoli nuovamente in pista a mostrare il loro viscerale amore per il rock con le palle, con questo concentrato di energia che risponde al nome profetico di “Sons Of Rock”.
A garantire la genuinità di questo lavoro, ben registrato e prodotto, l’immancabile My Graveyard Productions, che ha visto nella band di Prato l’ottimo modo per regalarci forti emozioni ad alto voltaggio. Che siano emozioni sane lo si capisce fin dall’iniziale “Hymn To Birth”, non una semplice intro, ma un breve strumentale, adatto a scaldare i motori in attesa del febbricitante hard & heavy proposto, che prende forma nell’anthemica “Sons Of Rock”, fiero inno carico di attitudine, da urlare a squarciagola nelle serate a tutto rock.
La successiva “No More Murders In This World” fa salire il tasso di adrenalina con le chitarre spianate di Aldo Tesi e Sandro Paoli e l’abrasiva voce di Maurizio Muratori che graffia a dovere lungo tutto il lavoro. Solida e travolgente la sezione ritmica (formata dal bassista Franco Birelli e dal batterista Massimiliano Becagli), che trova terreno fertile per agire a pieno regime nella granitica “The Sun Is Rising It’s Time To Die”, poderoso sussulto heavy con un breve squarcio di calma apparente al suo interno.
La camaleontica “When The Nights Comes” funge da ballata per tirare il fiato, ma il brano si impenna con le chitarre che non ne vogliono sapere di placarsi e si preparano ad infiammarsi prima nella scalciante “Start From The Bottom”, irruente song dal gran tiro, Ac/dc nell’anima e stradaiola negli intenti e successivamente nello straripante street metal di “Here Is Not Hollywood”, dove fra ritmi ruggenti e riff sporchi, l’ugola di Muratori è una piacevole carta vetrata.
La sfrontata “Escape” mostra ancora una volta l’egregio lavoro del motore ritmico e risulta urticante nel cantato e nell’ossessivo ritornello, anche se forse avrebbe potuto osare di più. “Why” è un’altra energica ballad tutta feeling e sentimento che non scade mai però nel mieloso o nello scontato, mentre la ruvida “Watch Me Burn” è un pezzo ordinario che scorre senza graffiare, ma poco importa perché con l’autocelebrativa “No Remorse” tutta la band torna a darci dentro, per l’ennesima legnata “in your face”. Il compito di chiudere il sipario spetta alla reprise della strumentale “Hymn To Birth” che, in modo implicito e come un anello di congiunzione, ci porta piacevolmente a ripremere il tasto “play”.
“Sons Of Rock” risulta un album energico, sincero, suonato con cuore e passione, adatto a tutti quelli che il rock lo vivono sulla propria pelle.
Sergio Nardelli
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Tracklist:
1-Hymn To Birth
2-Sons Of Rock
3-No More Murders In This World
4-The Sun Is Rising It’s Time To Die
5-When The Nights Comes
6-Start From The Bottom
7-Here Is Not Hollywood
8-Escape
9-Why
10-Watch Me Burn
11-No Remorse
12-Hymn To Birth (reprise)(instrumental)
Line-up:
Maurizio Muratori -vocals
Aldo Tesi -guitar
Sandro Paoli –guitar
Franco Birelli –bass
Massimiliano Becagli –drums