Recensione: Soul’s Mirror
I Soul’s Mirror esistono dal 2006, provengono dalla Svizzera italiana, precisamente dal Canton Ticino e propongono un demo contenente quattro tracce complete più un intro strumentale. Quello che spicca fin da subito è il packaging, degno di un prodotto ufficiale, a partire dalla copertina fino ad arrivare alla cura dei particolari. I Nostri credono fortemente in quello che fanno e non si nascondono dietro a un dito: un giorno sperano di potersi esibire ad alti livelli.
We Await the Passage apre le danze, fra cambi di tempo e chitarre bene in evidenza, come da tradizione HM. Coro a la Accept a metà e poi via di arpeggi interessanti fino al termine. Judgement Day risulta monolitica, di ispirazione Iron Maiden e con buoni spunti melodici, i quasi sette minuti di The Legend of the Sand Castle ricorrono ancora al gruppo di Steve Harris per quanto attiene l’uso delle due asce e l’impianto generale. Si chiude con la title track, sufficientemente ficcante: un brano che sostanzialmente conferma quanto sopra, senza dubbio migliorabile nel refrain.
I Nostri le idee le hanno, quello che va migliorata è la profondità a livello di band, a partire dal cantato, ancora acerbo in alcuni passaggi. Chissà, dopo che i cinque metaller rossocrociati avranno accumulato l’esperienza necessaria, magari un giorno si parlerà della terra di Guglielmo Tell non solo per il cioccolato, i conti bancari criptati, gli orologi, i coltellini multiuso, la lussuria nei locali di Lugano, i Krokus e i Gotthard, ma anche dei Soul’s Mirror. Grützi!
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Tracklist:
1. Intro
2. We await the passage
3. Judgement Day
4. The legend of the sand castle
5. Soul’s Mirror
Line-up:
Stefano Dell’Ava – Vocals
Elias Eiholzer – Guitar
Luca Magri – Guitar & Keyboards
Marco Trazzi – Bass
Yuval Sharon – Drums