Recensione: Sound & Fury
A confermare il trend che vuole il sud Italia in un momento di grande
fermento per nuove formazioni che muovono i primi passi della carriera, ci
troviamo a parlare degli Acrylate, terzetto proveniente da Crotone, che
appena una anno dopo la propria formazione dà alla luce il primo lavoro,
Sound & Fury.
Quello che i nostri chiamano “ultra metal”, non è altro che un robusto
tappeto thrash metal imbastardito da qualche spunto death, con brani che
lasciano pocho spazio a melodie, rallentamenti, tecnicismi vari ecc… ma
colpiscono in modo diretto, semplice ma efficace. Non di certo un nuovo filone
musicale, come gli stessi Acrylate si chiedono nella biografia, ma un
pugno di canzoni ben eseguite, energiche a dovere, e a tratti particolarmente
trascinanti.
L’inizio è confortante da questo punto di vista, con una Word of Lies
rabbiosa e graffiante, anche grazie alla “sgraziata” (piacevolmente sgraziata,
si intende) voce di Max, impegnato bene anche alla chitarra. Un pezzo che
mostra una sufficiente coesione tra i membri della band calabrese, che regala
anche un finale bello tirato e decisamente cattivo. Il secondo brano, The
Calling, è forse quello meno incisivo del lotto, a cui segue la title-track
Sound & Fury, maggiormente death oriented e probabilmente la meglio
strutturata e, di conseguenza, la più convincente. Si chiude bene poi con
Ultra, in pieno stile thrash by area.
Quindi una buona prova a mio giudizio per gli Acrylate, supportati per
l’occasione anche da una produzione adeguata. L’augurio di migliorarsi è
implicito, ma da una base come Sound & Fury credo si possa
lavorare con maggior serenità.
Stefano Risso
Tracklist:
- Word of Lies
- The Calling
- Sound & Fury
- Ultra