Recensione: Sound of the LIVE Minority
Dopo quattro album in studio, i Crazy Lixx giungono al traguardo del primo disco dal vivo. Registrato al Bang Your Head del 2015, Sound Of The LIVE Minority è il perfetto compendio delle due anime che hanno caratterizzato le produzioni degli svedesi fino ad oggi, ovvero un’attitudine che oscilla tra sanguigno street e sonorità venate di hard rock più commerciale.
I modelli della band sono noti (e nobili): i migliori rappresentanti delle due facce dei Crazy Lixx sono probabilmente i Mötley Crüe per il lato più duro (si veda la strofa di Rock and a Hard Place) e i Def Leppard per quello più morbido (My Medicine (R.O.C.K) deve molto al periodo di Adrenalize).
La pubblicazione del live in questo momento è motivata anche dalla volontà della band di celebrare (e, in qualche modo, suggellare) una line-up che va a morire: lo show immortalato nel disco è, infatti, l’ultimo con il chitarrista Andy Zäta (ora con i britannici Inglorious) e uno dei primi con Jens Lundgren (che sostituisce l’altro ex chitarrista, Edd Liam). Si tratta, dunque, di una line-up provvisoria, che ben rappresenta un momento di passaggio importante per i Crazy Lixx.
Il disco è molto bello. La registrazione sembra fedele alla performance originale, non denotando un invasivo lavoro in studio atto a pulire sia il suono che l’esecuzione dei brani. La scaletta è una bomba, forte di una dinamica alternanza tra pezzi tratti dai vari album della band e articolati in modo da non annoiare l’ascoltatore con linee melodiche e suoni ripetitivi.
Certo, nel mazzo ci sono alcuni assi che non possono mancare e che ribadiscono il proprio status di must in una scaletta dei Crazy Lixx. L’apertura affidata a Rock and a Hard Place, ad esempio, è il perfetto biglietto di presentazione per una band che ha fatto dei ritornelli ariosi, ma non per questo scontati, uno dei propri marchi di fabbrica. Altri grandi momenti si hanno con Sound of the Loud Minority, Riot Avenue, la splendida Hell Raising Women (ovviamente accoppiata con Girls of the 80’s per evidente affinità tematica) e l’inno Heroes Are Forever.
Nel complesso, Sound Of The LIVE Minority è un eccellente compendio di quello che sono stati i Crazy Lixx nell’ultimo decennio di costante attività dal vivo. Suonatelo ad alto volume, in auto, in una bella giornata d’estate; i più attempati tra voi, forse, avranno un po’ di nostalgia degli anni ottanta, ma tutti vi divertirete un mondo. Alla fine, è quello che si chiede a una (ottima) band hard rock.