Recensione: Sounds From The Passage
Nati nel 2012, dalle ceneri di gruppi quali T-Power, Prophecy, Overdrive e Fearytales, i torinesi Dark Passage, ci propongono un metal classico che unisce più stili, dai Judas Priest ai Grave Digger, fino ad arrivare, sebbene si tratti di sfumature, al thrash della Bay Area.
Ad aprire questo EP, completamente autoprodotto, spetta alla marziale “March Of The Clans”, dove cornamuse e percussioni fanno da intro alla successiva “Winter Comes”, un heavy duro nei toni, che racconta di sangue, battaglie e libertà.
Con “Garden Of Lilith” ci immergiamo in quello che fu il Paradiso Perduto. Forse il merito va a quella atmosfera ricercata, quasi fantasy, data dall’arpeggio iniziale, che viene però immediatamente spezzato da una possente cavalcata tipicamente maideniana.
La successiva “Out This Misery”, come la precedente è caratterizzata da momenti melodici che si contrappongono alle tipiche sonorità ottantiane della vecchia scuola.
Il pezzo cardine e più rappresentativo di questo “Sound From The Passage” è senza ombra di dubbio “Dream Of War”, dal sapore un po’ epic.
Tramite questo brano i torinesi ci spronano alla battaglia, al confronto che ognuno di noi deve avere nella vita per non soccombere al nemico, non ci si può mai arrendere ma bisogna risollevarsi e continuare a combattere ancora.
Questa continua drammaticità insita nella battaglia della vita, questo continuo risollevarsi sempre, anche quando la sorte ci è avversa, ci viene ricordato fino alla conclusiva “The Hanged Man”, dove, anche in questo caso, la band fa l’occhiolino ai Maiden.
In conclusione, sebbene i Dark Passage non abbiano inventato nulla di nuovo, va comunque apprezzato il loro lavoro, sia per la padronanza degli strumenti, sia per la grinta e passione che la band trasmette in tutto questo EP.
Quindi, il mio consiglio di ascolto è rivolto soprattutto agli appassionati dell’ heavy metal vecchia scuola, che, con la mente e con il cuore, potranno ripercorrere un piacevolissimo ritorno alle origini.
Nadia _Spugna_ Giordano