Recensione: Spartacus
E’ ancora la terra Toscana a disseminare il bel paese di heavy metal band dedite alle sonorità più ortodosse del genere. Dopo aver dato i natali a colossi come Strana Officina, Domine, Sabotage e Dark Quarterer, la caratteristica regione che fa riferimento a Firenze partorisce all’ombra delle proprie innumerevoli opere d’arte gli Spartacus, un trio attivo dal 2006 nell’area senese. Carlo Castellani, bassista e cantante, riesce a mettere insieme il gruppo grazie all’amicizia con il chitarrista Federico Rocchi. Di lì a poco entra in formazione anche Edoardo Natalini(batteria) e l’ensemble si dedica all’interpretazione di cover di Manowar e Manilla Road.
L’affiatamento nasce naturale, alimentato dallo stesso amore comune, da parte dei tre componenti, per l’HM epico degli anni Ottanta. Il passo per comporre pezzi propri è breve e questo 2008 vede la pubblicazione di “Spartacus”, demo d’esordio dotato di una copertina e un logo in linea con il prodotto: fieri ed essenziali.
Se le otto tracce proposte brillano per attitudine spartana e primitiva, il rovescio della medaglia riguarda il comparto vocale, troppo spesso acerbo e altalenante nella timbrica. Le influenze dei grandi maestri stranieri come Omen, Cirith Ungol, Brocas Helm si respirano a pieni polmoni ma anche la componente italica gioca le proprie carte all’interno del prodotto Spartacus: Doomsword, Holy Martyr, Adramelch, Assedium, Wotan.
Fra i pezzi racchiusi nel demo spiccano le solenni e massicce The Hot Gates e Sons Of The Wolf. Spartacus è l’inno che ci si aspetta, Cartagine vive di un arpeggio antico e Italian Metal Legion risponde a soluzioni artistiche speed già sentite in passato con i veterani Fingernails.
Un altro punto a favore di Spartacus riguarda il sapore tremendamente Nwoihm del prodotto finito, per quanto invece attiene i margini di miglioramento dei tre metaller c’è ancora molto da fare, senza dubbio, in tutti gli ambiti, ma l’attitudine è quella giusta.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Tracklist:
01. Ade
02. The Hot Gates
03. Typhoon
04. Sons Of The Wolf
05. Spartacus
06. Cartagine
07. The Last Emperor March
08. I.M.L. (Italian Metal Legion)