Recensione: Spirals Of Downfall

Di Lorenzo Bacega - 16 Dicembre 2008 - 0:00
Spirals Of Downfall

Nati nel 2006 dalle ceneri dei Collapse con l’intento di rivisitare il classico Death Metal miscelandolo con le nuove tendenze musicali, i reggiani Logic of Denial si presentano con un nuovo demo intitolato Spirals of Downfall, a un anno di distanza dalla pubblicazione del precedente Art of Psychophagy. Il genere offerto dai quattro emiliani è un death metal tecnico di stampo americano con varie influenze che spaziano dal thrash al brutal (passando per qualche eco metalcore), fatto di ritmiche contorte e articolate, pause, ripartenze, cambi di tempo e improvvise accelerazioni, per una proposta musicale che cerca di limitare davvero al minimo ogni inserto melodico. Le capacità tecniche del gruppo sono assolutamente fuori discussione: la sezione ritmica costituita da Davide “Dave” Iori (basso) e Gian (batteria) si fa carico di sorreggere perfettamente le composizioni, a loro volta impreziosite dall’ottimo lavoro di Alessandro “Alle” D’Antone (chitarra), sempre preciso nei riff e particolarmente ispirato negli assoli. A chiudere la line up è Mattia “Matt” Gatti al microfono, cantante piuttosto versatile capace di passare senza problemi dallo scream al growl.

Questo Spirals of Downfall è composto da quattro tracce, tre inediti e una nuova registrazione di Lahar, pezzo già presente sul precedente Art of Psychophagy. Ad aprire le danze tocca a Dissect my Faith, brano giocato su ritmiche serrate e improvvise sfuriate da cui emerge minaccioso il cantato di Mattia Gatti. La seguente A Path in Grief rappresenta il momento forse più tecnico e progressivo del disco, dove l’incedere contorto e ossessivo mette in luce le grandi capacità strumentali del quartetto emiliano. La traccia successiva, Machina, è forse il pezzo più riuscito di tutto il disco: costruito su un riffing fitto e oscuro il brano si articola in un improvviso break arpeggiato, salvo poi ripartire sotto forma di midtempo compatto e roccioso. A chiudere degnamente la tracklist una nuova versione di Lahar nuovamente registratata per l’occasione, che ha il proprio punto di forza nell’alternanza tra sfuriate violente in blast beat e ritmiche più cadenzate.

In definitiva si tratta di un demo ben suonato e con ottime idee che aspettano soltanto di essere sviluppate ulteriormente, nonostante la produzione ancora non ottimale. Un’altra buona prova quindi, in attesa di una prossima uscita che possa far fare loro il definitivo salto di qualità.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

Tracklist:

1. Dissect my Faith
2. A Path in Grief
3. Machina
4. Lahar (Versione 2008)

Line Up:

Mattia “Matt” Gatti: vocals
Alessandro “Alle” D’Antone: guitars
Davide “Dave” Iori: bass
Gian: drums