Recensione: Spirit Of The Dragon
Tra tutti i gruppetti con tante pretese e poche idee spuntano i Kaledon. Non me la sento di promuoverli a pieni voti, ma sono pronto a scommettere su di loro e su una buona produzione. Perche’ nella scena power-epic si trovano una miriade di baby-band da garage che credono con i loro pezzi di aver reinventato il metal, oppure di essere i destinati eredi di qualche formazione di successo. Ebbene, la tentazione sfiora anche i Kaledon, e i piu’ maligni daranno la colpa alla mancanza di una identita’ del gruppo. Io voglio esprimere un punto di vista decisamente piu’ “rilassato”: ai Kaledon piace l’Heavy Metal. Ai Kaledon non importa altro che suonare del sano Heavy Metal e divertirsi. Saro’ un illuso e un visionario, ma mi piace pensarla cosi’. Non inventano niente: sanno benissimo che per rendere piu’ maestoso il pezzo d’apertura occorre una importante presenza tastieristica (forse la ricerca avrebbe potuto risolversi in modo migliore…). Mescolano tra loro un po’ di cliche’ (sia lirici che ritmici) e il gioco e’ fatto. Certo, per quei vanitosi che sbandierano il loro veteranismo ai quattro venti, questo gruppo non offrira’ niente di stimolante (rimandiamo sarcasticamente e beffeggiando ai “nuovi” ascolti di codesti vecchi rockers): innegabile. Ma cos’e’ che proviamo a fare, creare musica(lita’) o ostentare virtuosismo? Divertire con la melodia o mostrarsi piu’ “duri” del gruppo vicino? Questione di gusti? Puo’ darsi. Se e’ cosi’, io gioco con i Kaledon, che quanto a virtuosismo non offrono praticamente nulla, eccettuato qualche buono scambio percussionistico; e quanto a “durezza” si limitano a un sincero urlaccio brutal, ben congegnato e di sicuro impatto, ma, fortunatamente senza pretese che esulino dalla riuscita del pezzo fine a se stessa. I tre pezzi proposti nel demo “Spirit Of The Dragon” sono piu’ o meno allo stesso livello, alla ricerca della melodia ricreata dai gloriosi Warlord e oggi continuamente agognata dai vari Nocturnal Rites, Narnia, Heimdall, Domine… Ma io continuo a non togliere nulla a questi gruppi, quanto a orecchiabilita’, almeno. E i Kaledon bene si inseriscono in questo contesto, un cammino difficile, in cui prendere sbandate clamorose dalla via maestra e’ tanto facile da non accorgersene neanche. I Kaledon non si fanno paladini del vecchio True Metal (un vero Defender sa che non si debbono disturbare gli antichi Dei), ne’ diventano portavoce del New Metal: troppo facile far diventare New Metal ogni porcheria che esce dal calderone. Infatti non e’ necessario che la ricetta cambi. Gli ingredienti sono una buona coesione e compattezza di gruppo, discreta tecnica individuale e, non mi stanchero’ mai di ripeterlo, la vitale VOGLIA di suonare Heavy Metal, cosi’ come insegnavano una volta in tutte le migliori scuole di musica… I Kaledon, a mio parere, possono vantarsi di avere queste prerogative, e possono sperare di continuare a suonare il nostro sano Heavy Metal con l’umilta’ che da sempre lo contraddistingue.
Tracklist:
1. In search of Kaledon
2. Spirit of the dragon
3. Thunder in the sky