Recensione: Spirit the Earth Aflame
Corre l’anno 2000 nella verde Irlanda quando i Primordial, uno dei gruppi più validi e famosi del paese, fissano il terzo avamposto pagano contro l’odiata Inghilterra. Terzo baluardo che giunge dopo le belle prove date alla luce con i due capitoli passati: Imrama e soprattutto A Journey’s End. Rispetto al lavoro precedente Nemtheanga e compagni (per quanto riguarda il front-man vedere anche gli italiani Void Of Silence) sterzano in maniera piuttosto decisa, lasciando indietro le venature più aggressive e irruente in favore di una musica più lenta e malinconica. Questo terzo episodio porta il nome di Spirit The Earth Aflame, e dietro un artwork semplice e immediato nasconde musica e idee tutt’altro che banali…
Dopo un intro che porta il nome del disco, l’album prende forma attraverso la lunga Gods To The Godless. Inizio placato e acustico che sfocia in quello che sarà bene o male il sound principale di tutto il lavoro: un susseguirsi i linee vocali pulite e non, sussurrate e gridate, che si muovono su una miscela fatta di numerose contaminazioni, con figure piuttosto schematiche e velocità mai troppo elevate. La successiva The Soul Must Sleep è ancora un episodio dalla genesi arpeggiata e blanda, sulla quale una voce appena accennata conduce il pezzo alla sua graduale detonazione, rimandandolo sui binari della composizione precedente.
Di impatto decisamente più scuro ed estremo, quantomeno per atmosfere e scelte di suoni, i due episodi seguenti: The Burning Season e Glorious Dawn, dove le venature acustiche e folkeggianti dei due brani precedenti scompaiono quasi totalmente lasciando spazio a un approccio dalle simpatie più minimaliste.
Molto gradevole e decisamente evocativa la malinconica The Cruel Sea, strumentale che sfoggia melodie stile highlands in un viaggio a occhi chiusi che conduce alla conclusiva Children Of The Harvest. Oltre otto minuti di suoni e tratti ispirati dalla gloriosa scuola epica scandinava, con una batteria più cadenzata del solito e cori lontani a ricordare nomi fin troppo gloriosi per essere pronunciati con tanta leggerezza…
Lavoro per nulla scontato questo Spirit The Earth Aflame, disco in cui la band si mostra capace di miscelare e accostare linee pulite e sofferte a un più rare harsh vocals, passaggi acustici al limite del cullante a sonorità con decisa affinità per l’estremo. Una miscela tra le sponde meno profonde e convinte di black, doom e folk, per un disco senza dubbio di confine, che, se corre il rischio di non soddisfare le aspettative dei fan più intransigenti delle varie schiere, possiede anche il pregio di potere e saper piacere a sacche di ascoltatori molto diverse.
PS: di questo album esistono diverse versioni contenenti varie bonus tracks
Tracklist:
01. Spirit The Earth Aflame
02. God To the Godless
03. The Soul Must Sleep
04. The Burning Season
05. Glorious Dawn
06. The Cruel Sea
07. Children Of The Harvest
(Eventuali) Bonus Tracks:
08. To Enter Pagan
09. The Calling
10. Among The Lazarae
11. And The Sun Set On Life Forever
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini