Recensione: Split
Blood, Sores & Pus: vi viene in mente niente? A me torna alla memoria un demo di pubblicazione relativamente recente: anacronistico, marcio, dall’impatto ambiguo. Uno di quei prodotti così… schifosi, ecco la parola, che alla fine non possono lasciarti indefferente. Personalmente mi impressionò gradevolmente per questioni puramente d’impatto, per il suo odore di vecchiume rispolverato. Bene, quel dischetto valse ai Bestial Devastation la possibilità di pubblicare uno split per la Redrum Records con gli svedesi Obscene, non certo gli ultimi arrivati in campo Brutal. Ed è ancora perversione…
Si apre con “Io Necrofilo“, traccia che già da tempo si poteva assaporare sul sito ufficiale dei Bestial Devastation. Via con un ignorantissimo blast-beat seguito da un cantato piuttosto particolare, dove si alternano 3 timbri diversi: un grugnito esasperato alla Cock And Ball Torture, un growl vagamente “carcassiano” e poi un urlato Crust decisamente psicopatico. Siamo ancora su accordature bassissime, dove si distinguono a malapena i riff, e la produzione è quello che è: ma nel complesso le otto tracce non danno tregua, macinano note su note con intensità disarmante. Unico passo falso, la pacchianeria dell’intro di “Wish You Died Here“. Per il resto posso rimandare a quanto detto in sede di demo, con un’importante aggiunta: il gruppo ha maggiore coscienza della propria identità, e si sta creando un vero e proprio stile, calcando l’impronta sull’impatto che, lasciatemelo dire, è realmente bestiale.
Discorso diverso per gli Obscene: passati a “Appetite For The Dead” la tecnica diventa improvvisamente pulita, il suono massiccio e non c’è più freno alla velocità. Accordature basse e growl catacombale rimandano agli schemi classici del Brutalgore ispirato dalla scuola americana. Se c’è una cosa che i nostri fanno bene è rallentare: quando i cambi di tempo portano il contatore dei bpm verso il basso, ecco che il sound diventa un vero macigno. Ed ecco anche apparire un groove niente male. In mezzo a tanta cattiveria non manca certo l’intelligenza compositiva di chi sa strutturare le proprie canzoni: il che non significa rinunciare alla sconsiderata perversione di tracce come “Abstract Form Of A Woman“.
Il contrasto tra i due gruppi si fa sentire, ma non stona. I Bestial Devastation si sposano alla perfezione con chi cerca zozzeria esasperata, con chi ama i prodotti istintivi; gli Obscene sono invece dedicati agli amanti delle formule classiche, ai gore-maniacs che sguazzano nella fredda violenza di Screaming Afterbirth e simili. Chi ama l’estremo e si sporca volentieri le mani con l’underground più spinto non può mancare all’appuntamento.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Lo Necrofilo
02. Brutalized Pussy
03. Armin Meiweis
04. E. E.
05. Wish You Died Here
06. Last Cannibal Supper
07. Party With The Dead
08. Fuck. Remove. Collect… Vaginal Apparatus
09. Appetite For The Dead
10. Consuming Through Disembowelment
11. Laceration Of The Unborn
12. Abstract Form Of A Woman
13. Bone Crusher [Mortician cover]
01-08 – Bestial Devastation
09-13 – Obscene