Recensione: Split 7”
La violenza più pura fa capolino tra i solchi di questo stupefacente 7″… I Deep Red (o Deepred a seconda delle versioni…) non dovrebbero esservi del tutto sconosciuti, almeno di nome, in quanto hanno accompagnato i Dying Fetus in un recente split 7″ (recensito tra l’altro tra le pagine virtuali di truemetal); e già questo dovrebbe essere un buon indicatore del loro livello. Mi era totalmente ignoto invece il nome degli Slugathor fino a che non ho potuto constatare di persona quante male sanno infliggere. Entrambi i gruppi si presentano con un pezzo proprio ed una cover.
I Deep Red con “Creation 44” sfornano un brano dalle venature molto brutal, soprattutto nelle parti più lente. Ottima la prova del batterista che, senza troppi sfoggi di tecnica, si dimostra un vero portento in quanto a velocità. Le chitarre lavorano spesso su linee separate dando un tocco di qualità al brano, che si rivela essere più che buono. Ottima anche la cover degli Impetigo, storicissimo gruppo della scena gore-grind. Alle prese con “Trap Them And Kill Them” il gruppo dimostra di sapersi lasciar andare ad attacchi di cieca follia senza problemi, e il confronto con i colossi non li porta di certo a sfigurare.
Ma cambiando lato arriva la vera sorpresa! Gli Slugathor si dimostrano forse ancora più “brutallari” sia nel riffing che nel suono molto più compresso. Punti forza di questo lavoro sono una batteria devastante ed un cantato assolutamente azzeccato, tra i migliori che ricordi, almeno come impatto. Definire il loro suono non è semplicissimo, ma come attitudine potete immaginarvi una versione più grinder dei primissimi Deicide, soprattutto quelli del demo “Feasting The Beast”… Anche in questo caso ottima la prova sulla cover: per l’occasione i nostri ci hanno riesumato “Remembrance” dei Bolt Thrower, grandioso pezzo di death metal senza compromessi.
Detto questo non mi resta che consigliarvi di scrivere immediatamente alla Snuff Productions e di ordinare un lavoro che un giorno, chissà, potrebbe essere veramente molto ambito. Veramente difficile trovare qualsivoglia difetto, se non la brevità legata chiaramente al supporto. Ma noi, si sa, preferiamo la qualità…
Matteo Bovio