Recensione: Split Cd
Sempre brava a scavare nell’undeground per poi pubblicare i gruppi più originali del panorama doom metal mondiale, la russa Solitude Productions, si sta confermando pian piano come una delle label di punta del genere. Questa volta tocca al progetto messicano Majestic Downfall, i quali ci regalo un interessante split in compagnia dei nostrani Ansia.
La prima parte del disco è affidata a Majestic Downfall, one man band nata dalla mente del bassista degli Antiqua Jacobo Córdova. Il sound proposto è un death/doom che si rifà molto alle produzioni dei primi Katatonia e Paradise Lost, con ritmiche mantenute sempre su mid-tempos che vanno a sorreggere perfettamente il cantato di Jacopo, quest’ultimo sempre al limite fra lo screaming e il growling. Le influenze risultano essere chiare fin dall’iniziale A Birds Of Departure, traccia caratterizzata da riff di chitarra che rimandano alla mente i Katatonia di Brave Muder Day senza in alcun modo distaccarsi da quelli che sono gli standard del genere. Stesso discorso vale per la successiva In A Ocean Of Fears, brano che continua sulla stessa linea tracciata dall’opener, rimanendo sempre su territori più “sicuri” e prevedibili, senza dimostrare la capacità di colpire l’ascoltatore con qualcosa di più originale rispetto a quello che è già stato concepito in passato da svariati gruppi. La conclusiva A Tear Of Understanding punta fondamentalmente su un riffing duro e di forte impatto che si regge su tempi decisamente più aggressivi, senza però distaccarsi da quelle atmosfere cupe e malinconiche che caratterizzano tutta questa prima parte del disco.
La seconda parte dello split è tutta all’insegna della sperimentazione, con i riminesi Ansia, i quali ci propongono un sound molto originale e difficile da catalogare: ritmiche puramente doom vanno a fondersi con atmosfere decisamente ambient alle quali si va ad aggiungere un cantato in lingua madre che si può accostare ai canoni più tipici del black metal. L’inizio è affidato ai suoni di pianoforte ed alle orchestrazioni ad opera di Alessio Fagrelli (Deinonychus, Morgana’s Kiss) che vanno ad introdurre l’ingresso di tutti gli altri strumenti. Al contrario dei compagni di viaggio su questo split, le tracce degli Ansia, godono di una produzione meno curata, ma risultano essere dotate di idee originali e capaci di riuscire a fare la differenza. I tre pezzi proposti, denominati semplicemente Part I, Part II e Part III, assumono la forma di un vero e proprio viaggio mentale nei territori più cupi e inesplorati dell’animo umano. Non ci sono altre parole per descrivere la musica degli Ansia; ogni singola traccia rappresenta un sentimento oscuro e doloroso che ossessiona la mente dell’ascoltatore senza lasciarvi alcuna via d’uscita. Ritmiche lente e soffocanti vanno ad alternarsi con momenti di quiete apparente in cui fanno da padrone i delicati arpeggi di chitarra, i quali, uniti ai numerosi effetti di tastiera, hanno in loro la capacità di rendere l’atmosfera fredda e rarefatta.
In conclusione, questo split ci presenta due progetti decisamente interessanti che si differenziano solo in minima parte l’uno dall’altro; Majestic Downfall, forse un po’ troppo prevedibili per quanto riguarda le scelte di composizione, ma il prodotto finale risulta essere ugualmente godibile grazie anche all’ottimo lavoro in fase di produzione.
Discorso opposto per quanto riguarda gli Ansia; il gruppo riminese dimostra di avere molto coraggio ed una buona dose di fantasia in fase di songwriting. I pezzi proposti risultano essere molto originali e ben strutturati nonostante una produzione non propriamente all’altezza, l’inizio è sicuramente fra i più incoraggianti, vedremo cosa saranno capaci di confezionare per il futuro.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
Tracklist:
Majestic Downfall
01 A Birds Of Departure
02 In A Ocean Of Fears
03 A Tear Of Understanding
Ansia
01 Part I
02 Part II
03 Part III