Recensione: Steel Attack
Piccoli seguaci di Malmsteen crescono…
Poche le notizie che riguardano gli Zeelion, quello che è certo è che questi ragazzi svedesi non hanno avuto fin’ora molta fortuna. Nati nel ’97, grazie al cantante Lenny de Rose, al chitarrista Sudden e al bassista Jonathan Oke, riescono già nel ‘98 a pubblicare il loro primo disco (omonimo) sul mercato giapponese. Tuttavia ci vogliono ben due anni affinché lo stesso disco sia pubblicato anche in Europa: è il 2000. Da allora il silenzio ha avvolto la band, fino a questo 2006, anno nel quale tornano sulle scene con Steel Attack.
Gli Zeelion seguono la migliore tradizione della scuola melodica scandinava proponendo un hard ‘n’ heavy di stampo neoclassico che sfocia spesso in ritornelli ai limiti dell’Aor. Ma pur seguendo i dettami che il genere impone, riescono a non eccedere in virtuosismi continui e fini a se stessi e a non essere troppo statici proponendo anche brani più cadenzati e in un certo senso “oscuri”. Ovviamente il ruolo predominante lo hanno la chitarra di Sudden, sempre sugli scudi sia in fase ritmica che (ovviamente) solistica, e le tastiere (suonate da M. Olzon) sia nelle composizioni più pompose che nei mini “duelli” intentati con il già citato Sudden.
Dunque per gli amanti dei lunghi assolo e delle melodie di facile presa, nelle dieci tracce qui raccolte non c’è che l’imbarazzo della scelta a cominciare dalle veloci I Burn, Steel Attack o Kingdoms of Dreams che paiono prese da qualche sessione di album come Fire & Ice o Odissey (Y. J. Malmsteen, of course). Ritmiche cadenzate ed atmosfere epiche sorreggono invece brani come Shadows e Stars of Avalon (che con il suo incedere vagamente orientaleggiante risulta tra le mie preferite), mentre il lato più smaccatamente hard rock melodico e “tastieroso” è invece ben rappresentato dalle due King of Dreams e Black Harted Woman, con quest’ultima molto vicina a certe produzioni degli eighties.
Certo non è l’innovazione che si cerca in un disco di questo tipo e in ogni caso se ci si cimenta con un genere che ha delle sue regole, come quello del metal neoclassico, è anche poco opportuno chiedere particolare fantasia in fase di stesura dei brani. Bisogna quindi rivolgere le attenzioni su altre qualità, come la buona vena compositiva e la dovuta perizia tecnica, entrambe qui presenti (a questo proposito buona anche la prova della sezione ritmica). Steel Attack risulta dunque piuttosto piacevole e fruibile da chi apprezza certe composizioni, anche se rimane qualche dubbio sulla sua longevità. Sperando che non debbano passare altri sei anni per sentire nuovamente gli Zeelion all’opera!
Simo Narancia
Track Listing:
1- I Burn
2- I Remember
3- Steel Attack
4- Shadows
5- King Of All Kings
6- Kingdom Of Dreams
7- Stars Of Avalon
8- Black Hearted Woman
9- Into The Twilight
10- Wind Of Time
Line Up:
Lenny de Rose (Vocals)
Jonathan Oke (Bass)
Sudden (Guitars)
Fredo (Drums)
M. Olzon (Keyboards)