Recensione: Sterling Black Icon
Dopo l’ottima conferma dataci qualche mese fa dai Callenish Circle, anche i
tedeschi e misconosciuti Fragments Of Unbecoming vengono a dimostrare che
suonare death metal melodico e risultare interessanti non sono due frasi
antitetiche. Chiariamo però subito ogni possibile equivoco: in Sterling
Black Icon non troverete tendenze industrialoidi né elettroniche di
sorta, ma solo un sano revival del passato, compiuto però, per una volta, in
modo genuino e concretamente ispirato.
I riferimenti principali sembrano essere i primi Dark Tranquillity ed In
Flames, quelli che non disdegnavano soluzioni folk ed acustiche, ma anche una
parte della scena black svedese, vicina alle influenze heavy nell’uso delle
chitarre, come Dissection, Unanimated e certi Lord Belial. Di sprazzi
interessanti ce ne sono in abbondanza: l’oscura title-track ne è
l’immediato esempio, ma anche la successiva Weave Their Barren Path
serve a fotografare nel raggio di pochi minuti un album di qualità, ottimo
trampolino per un gruppo che, dopo anni di carriera, ha davvero la possibilità
di far parlare di sé. L’impressione generale è che si tratti di un gruppo di
musicisti che si afferrano saldamente agli anni ’90 più ispirati dalla parte
svedese, capaci allo stesso tempo di inserire parti personali e di ricreare
spesso e volentieri atmosfere che si credevano sepolte nel tempo (almeno sino al
prossimo ciclo musicale: si sa come funziona ormai la musica, con
“scoperte” che di fatto ripescano idee di un decennio prima…).
Gli amanti di questo tipo di suoni diano loro una possibilità: alieni
all’invadenza del metalcore come all’onnipresenza del futurismo, i Fragments
Of Unbecoming cercano, a partire dalle spirali schizzate sulla cover,
l’essenza del metal estremo degli anni ’90, rivitalizzato e riproposto con
ottica moderna. E, anche se non sempre, la trovano.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. Carmine Preface (Entrance) 00:52
2. Sterling Black Icon 05:14
3. Weave Their Barren Path 04:08
4. Dear Floating Water 07:11
5. Breathe In The Black To See 07:20
6. Ride For A Fall 00:44
7. A Faint Illumination 05:49
8. Live For The Moment, Stay ‘Til The End 05:49
9. Scythe Of Scarecrow 04:49
10. Onward To The Finger Of God 01:37
11. Stand The Tempest 04:12
12. Chambre Noire (Departure) 02:30