Recensione: Straight To The Top
Poco più di due anni fa stroncai l’esordio discografico dei toscani Renegade, intitolato Too Hard To Die, che vide la luce per l’Andromeda Relix. Come spesso accade, evidentemente, il tempo è galantuomo e le critiche oneste, se recepite da persone intelligenti ed equilibrate, passato il bruciore iniziale, vengono metabolizzate. Straight To The Top, il nuovo disco del combo toscano, in quarantun minuti riesce a cancellare di botto buona parte della moltitudine di impressioni negative che accompagnarono il predecessore. Il cambio di label non ha intaccato lo spirito vintage della produzione, fottutamente legata ai canoni dei primi anni Ottanta, quando praticamenete l’heavy metal era uno e unico e gli album venivano suonati davvero dall’inizio ala fine. I Renegade anche in quest’occasione rifuggono totalmente le diavolerie in studio che come risultato finale danno suoni bombastici e contaminazioni varie.
La Loro proposta è ancora straight in your fookin’ face, con la differenza che stavolta i suoni sono tremendamente accettabili e rendono giustizia all’idea minimalista, a tal riguardo, della band. Troppe volte, infatti, produzioni scadenti vengono licenziate come scelte volute, nascondendo viceversa magagne di altro tipo.
Il bagno di salute attraverso gli anni Ottanta inizia con la title track, un ottimo esempio di heavy metal classico d’annata, sullo stile dei conterranei Sabotage, icone della Nwoihm. Non di sole sonorità ortodosse vive però Straight To The Top: Really Think You Are Clean? si erge a metà fra L.A. Guns e Cinderella. Si continua con City Night, direttamente dalle radici Seventies del genere, mentre R n’R Dj affonda nei suoni paludati dello Street Metal californiano ma non solo, leggi Exciter. I Can Live Without You è una ballad molto ben riuscita, sofferta e mai ruffiana, viceversa Nasty Boy Blues, come da titolo, ripesca dalle origini interiorizzando la lezione della band di Phil Lewis con il tipico gusto neolatino. Kid “The Hurricane” è, non a caso, un uragano British Metal, un brano del quale un nume tutelare come Biff Byford andrebbe fiero. Chiudono la prolissa Cold As Ice e la bonus track Tell Me What To Do, un lento inutile nettamente al di sotto rispetto alla traccia numero cinque.
I Renegade con Straight To The Top hanno compiuto il salto di qualità auspicato e il Loro songwriting è ora cresciuto. Pur rimanendo in ambito classico tout court questo album suona variegato e intrigante, figlio di una vera band nel senso stretto del termine. Un paio di episodi poco riusciti non adombrano una prova comunque onesta, suggellata dalla prestazione muscolosa del singer, che in più di un passaggio ricorda il Morby nazionale.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Tracklist:
1 Straight To The Top
2 Really Think You Are Clean?
3 City Night
4 R n’ R Dj
5 I Can Live Without You
6 Nasty Boy Blues
7 Kid The Hurricane
8 Cold As Ice
9 Tell Me What To Do (bonus track)
Line-up:
Stefano Senesi – Vocals
Damiano Ammannati – Guitars
Roberto Mannini – Guitars
Andrea Ammannati – Drums