Recensione: Suden Uni Remastered + DVD
Immagino già cosa state per dire: “ma Suden Uni è uscito quattro anni fa!”
È vero, è vero. Ma si dà il caso che i Moonsorrow abbiano deciso di dare una bella ripulita a quello che era il loro CD di esordio, di cambiargli copertina, di aggiungere tracce nuove e impreziosirlo di finezze come uno splendido DVD, il tutto compreso nel prezzo tutto sommato contenuto di circa 16 euro – competitivo a dir poco. Il risultato? Un CD eccellente è stato ora reso ancora più eccellente, venduto a un prezzo conveniente, che darà la possibilità a tutti quelli che l’hanno perso di rifarsi del grave danno.
Suden Uni (“Sogno di un Lupo”), come già detto, esce a metà del 2000 e rappresenta uno dei primi traguardi di una band attiva ormai da 9 anni, che con “Voimasta ja Kunniasta” e “Kivenkantaja” (presto entrambi su Truemetal) si è più o meno inserita tra i principali ranghi del folk-pagan-umppah-viking metal. Un tempo giurai che non avrei mai chiamato nessuna band finlandese “Viking Metal”, perché contrario ai miei principi e ai principi del viking in genere. Ahimé, con questo Suden Uni non posso fare altro che piegarmi alla realtà dei fatti e consegnare ai Moonsorrow la palma di “prima viking metal band finlandese”. Il perché è presto detto: tralasciando la palesissima ispirazione di Kivenkantaja (basta guardare la copertina), Suden Uni trabocca “vikinghezza” da ogni poro. Aprite la jewel case e al suo interno ci sono CD e DVD con due bei martelli di Thor, il libretto è tutto ispirato alla natura oscura e decadente, e l’attitudine generale della band, come dimostrato dal DVD stesso, è perfettamente in linea con le classiche band viking: i video sono un trionfo di martelli al collo, spade vichinghe, accampamenti, elmi con le corna, stendardi medievali, cotte di maglia e battaglie in puro stile nordico. Alla fine me l’hanno proprio strappato di mano. Del resto, il CD è esattamente quello che ci si aspetterebbe dal Viking Metal. Solita mistura esplosiva dunque: partite da una base black (a dire il vero più blanda del black medio viking), aggiungeteci una voce in scream di medio tono (direi più disarticolata che scream) e mischiate il tutto con un massiccio dosaggio di tastiere e di folk metal. Il risultato eccolo: Moonsorrow. Ma stavolta si fa alla maniera finlandese, ovvero si aggiunge alla mistura una buona parte di umppah (i goliardici ritmi festaioli tipici di Finntroll e Onkel Tom) e la classica ripetizione infinita dello stesso riff. Le canzoni si accavallano l’una sull’altra con grande armonia, e devo dare credito agli arrangiamenti che sono abbastanza notevoli. Si parte dunque con l’ululato di apertura di Ukkosenjumalan Poika, una canzone dal testo abbastanza vichingo, fatta di chitarre grassissime, di tastiere gravi e minacciose (alla Thyrfing vecchia maniera, per intenderci) e di ottima scorrevolezza, passando via via a tutto il resto del CD, che si consuma sulla falsariga della prima canzone. Particolarmente notevole è la seconda, Köyliönjärven Jäällä (Pakanavedet II), che al solito mix aggiunge anche un emozionante sottofondo di munnharpe (uno dei miei strumenti classici nordici) e una chitarra acustica che durante gli assoli trascina davvero in pieno medioevo, per non parlare della fisarmonica imperante nella maggior parte dei loro lavori. E come non citare l’epopea spaventosamente epica di undici minuti, tale “1065: Aika“, che dimostra quanto una band all’apparenza leggera come i Moonsorrow possa “srotolare” letteralmente una costruzione impegnativa come questa, fatta di atmosfere eteree e grevi, di lunghi e tristi assoli, cori tragici e coronata da un cantato pulito / scream quasi in stile Borknagar. Parliamo ora della prima bonus track, sottotitolata “Drinking Music” e chiamata “Tulkaapa Aijat!” – questa song riprende lo stile aggressivo, scanzonato e confusionario dei Finntroll e getta l’ascoltatore in un’orgia tempestosa di urli, schiamazzi, musica tribale e cori, in un velocizzarsi allucinante che sfocia nella baraonda più totale degli ultimi trenta secondi. È una canzone fatta per puro divertimento, sicuramente, ma dimostra una forza che ci fa ben sperare per il luminoso futuro di questa band.
Musicalmente, insomma, specie nelle parti accelerate, ci ritroviamo di fronte a una versione meno crudele e più melodica dei Finntroll, capostipiti e attuali leader del genere. Eppure troverete spazio per velocità mozzafiato e strofe brutali, che si congiungono a melodie funeree, tristi, come i tragici assoli degli Asmegin, e troverete anche spazio per cori e riff dichiaratamente prelevati dal patrimonio di Bathory, come l’apertura di Ukkosenjumalan Poika. Nulla di propriamente originale (hanno persino osato inserire in “Sankarihauta” i soliti rumori di battaglia di Braveheart!), ma come si suol dire, specie in un genere nuovo come questo, non se ne ha mai abbastanza.
E questo è senza dubbio il motto di questa re-release di Suden Uni: terminato il CD, potrete mettere a dura prova il vostro spirito godendovi con ludibrio i quaranta minuti del DVD viking/folk più bello degli ultimi anni. Senza badare troppo a problemi di qualsiasi natura, i Moonsorrow ci dedicano due video, uno più bello dell’altro, e quattro brani live tratti dal Tuska Open Air Metal Festival tenutosi a Tuska, Finlandia, nel 2003. Il DVD, nonostante sia praticamente gratuito, si presenta con tutti i crismi del genere: presentazione, navigatore e qualità delle riprese davvero ottima considerando l’impatto tutto sommato irrisorio di una band come questa. Il primo video, Sankarihauta, uno dei loro cavalli di battaglia, è un montaggio di un live al coperto di gran gusto “goliardico”. Le inquadrature sfumano e si ricompongono tra tutti i membri della band, e fanno panoramiche tra il pubblico che agita orgogliosamente elmi vichinghi, tra le cui corna le telecamere indugiano più di una volta. Si passa quindi alla vera perla, un video interamente girato tra un palco fittizio e una foresta finlandese, “Jumalten Kaupunki“, dove una trama abbastanza inconsistente fa da cornice a una ricostruzione vichingo/medievale molto casalinga, ovviamente un po’ anche kitsch, ma è proprio quella la bellezza di queste produzioni: genuina, piacevole, un po’ goffa, ma si respira lo spirito con cui queste band affrontano le tematiche di cui parlano con orgoglio e perché no, campanilismo (vedi i quattro nordici che uccidono i quattro templari – ilare la freccia incastrata tra le grate della celata di un templare).
Si passa a Tuska 2003, un gran concerto sotto la pioviggine, che si lascia guardare con divertimento mentre la folla agita stendardi medievali, falci di plastica e peluche borchiati che fanno headbanging al ritmo incalzante di questo viking metal tutto in chiave finnica. Non mi stancherò di ripetere che questo DVD è davvero una perla: la band (ricopeta di sangue finto) ha grande carica e personalità, dal grassissimo chitarrista con l’anello al naso (che poi sarebbe nientemeno che Trollhorn dei Finntroll – praticamente un vitello su due zampe), al tastierista immobile e completamente inespressivo, al cantante che con pochi gesti riesce ad ammaliare una folla che si agita al perfetto ritmo della musica… se non riuscirà questo DVD a farvi innamorare della band, non ci riuscirà molto altro. I Moonsorrow in questo momento stanno scalando i vertici di gradimento di tutta la frangia estrema di black-folk / viking / trollmetal con grande velocità, ed è assolutamente una fama meritata: il voto finale infatti comprende non solo l’ottimo, anche se a volte lievemente monotono, CD, ma anche l’accoppiata con il DVD e il prezzo assolutamente competitivo: se ancora in qualche modo vi rifiutate di comprare questo album, fatelo almeno per la pecorella che headbanga per tutte e quattro le canzoni live: da sola vale senza dubbio l’eccellente prezzo di questa release!
TRACKLIST:
1. Ukkosenjumalan Poika
2. Köyliönjärven Jäällä (Pakanavedet II)
3. Kuin Ikuinen
4. Tuulen Koti, Aaltojen Koti
5. Pakanajuhla
6. 1065: Aika
7. Suden Uni
8. Tulkaapa Aijat! (Bonus Track – Drinking Music)
DVD TRACKLIST:
1. Sankarihauta
2. Jumalten Kaupunki
-Live at Tuska 2003:
3. Jumalten Kaupunki
4. Sankarihauta
5. Kylän Päässä
6. Unohduksen Lapsi