Recensione: Suffocation
È dal loro ritorno, nel 2004 con Souls To Deny, che ci si
chiede come i Suffocation possano evolvere un sound che loro stessi hanno
saputo creare, il famoso “brutal NY”, un modo di intendere il brutal death
filtrato dalla tecnica e da un feeling, manco a dirlo, soffocante. Beh, la
risposta è semplice: non lo evolvono.
E la cosa non è in sé un male, per una volta: i Suffo riescono
sempre a sfornare dei piccoli gioielli pur restando all’interno dei loro
canoni autodefiniti, e non fa eccezione nemmeno questo album omonimo, tanto
bello quanto classico. In esso troverete il brano cadenzato e tecnicissimo,
dagli arrangiamenti ritmici ammalianti (Translucent Patterns Of Delirium);
l’aggressione articolata e destrutturata (Abomination Reborn); quella
più diretta e frontale (Bind Torture Kill). Un campionario di brutalità
intelligente, studiata ed estremamente appassionante che tutti i fan di questa
band adoreranno, ancor più del suo predecessore, che risentiva ogni tanto di
qualche momento di stanca.
Da notare il timbro leggermente diverso di Frank Mullen, oggi più
comprensibile nel suo cantato e meno “brutal”, ma soprattutto la
stratosferica performance di Mike Smith, irraggiungibile nel suo
costruire patterns che faranno salire le pulsazioni a qualsiasi batterista in
ascolto. La capacità tecnica della band newyorkese non è mai stata in
discussione, ma viene di nuovo messa al servizio della forma-canzone, per un
risultato che non lasci solo a bocca aperta, ma diverta, coinvolga ed
entusiasmi.
Splendido l’evolversi delle strutture nei brani, enfatizzata al massimo la
vera qualità del loro brutal, non dissimile nel principio dal miglior prog:
suscitare emozioni tramite l’abilità strumentale. Che poi queste emozioni siano
quelle che può provare il violentissimo protagonista di un loro vecchio video
(quello di Synthetically Revived: andatevelo a riguardare…),
beh, è un altro discorso.
Una nuova, grande perla regalataci dai Suffocation, che si credeva
andati prematuramente in pensione e che invece hanno tratto dalla propria
reunion la linfa vitale per una serie di episodi impressionanti: fatevi un
regalo di valore, acquistatelo ad occhi chiusi.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. Oblivion 00:40
2. Abomination Reborn 03:33
3. Redemption 05:24
4. Bind Torture Kill 05:44
5. Misconceived 03:35
6. Translucent Patterns of Delirium 03:31
7. Creed of the Infidel 04:23
8. Regret 03:51
9. Entrails of You 04:21
10. The End of Ends 04:14
11. Prelude To Repulsion 04:58
