Recensione: Sun Goes Down Behind
I Dementia Senex sono nati come progetto crossover solo un anno e mezzo fa e, nel giro di questi pochi mesi, hanno cambiato completamente pelle, inebriandosi dei vapori sulfurei della old school del death metal, in particolare dello Swedish Death Metal e mettendosi in testa di proporre un sound fortemente ispirato a quello storico genere seppur connotato da elementi più moderni.
Il risultato che si può ascoltare in questo loro primo EP, intitolato topicamente Sun Goes Down Behind, effettivamente è assolutamente sulla falsa riga di band storiche come Entombed, Possessed, Unleashed, Dismember, Autopsy e primissimi Slayer. Un suono veramente “vintage” insomma pervade le cinque tracce che compongono un disco che, già della copertina, è pervaso dal gelo e dal nichilismo.
Il suono è sporco, causa di un mixing non eccelso soprattutto della batteria, ma è certamente un marchio di fabbrica, anche se non sappiamo fino a quanto desiderato dalla band in sede di produzione.
Dopo l’apprezzabile evocativa intro Seen from within si aprono le danze con una Revenge che non lascia scampo a dubbi sulla attitudine dei cinque. Ritmiche veloci e riff immediati su una batteria martellante, qualche cambio di tempo qua e là ed il gioco è fatto. La voce di Poison graffia tra le note ma fin qui non ci racconta niente di nuovo.
Parte minacciosa Selfportrait of a Criminal, brano che possiede ritmiche profondamente thrash richiamanti la Bay Area che fu ed i suoi figli più malsani, oltre a qualche elemento che evoca fantasmi di un passato più recente, come certi riffoni carichi a la Pantera. A scandirne l’andatura è un cadenzato marziale che si incupisce sempre più e che ci accompagna presto verso Remorse of the Father: forse la traccia più potente di tutto l’EP, con il suo blast beat e le due chitarre che, qui più che mai, suonano grezze ed aggressive disegnando stalattiti taglienti come rasoi.
Si chiude con (IM)perfection: forse la traccia più particolare e groovy del lotto che lascia passare spiragli di curiosità per le future composizioni del gruppo.
Nel complesso Sun Goes Down Behind è un godurioso tuffo nel passato, piacevole per qualche patito di quelle sonorità quanto azzardato per una scena già satura di uscite e che vede sempre più di frequente il ritorno dei grandi nomi (non ultimi anche i Pestilence) che quella musica l’hanno inventata, e che ora, in un momento di continuo revival, trovano terreno fertile anche per produrre nuova musica di qualità (anche se questo non vale proprio per tutti).
I Dementia Senex sono comunque una realtà di qualità, ed il loro passato artistico giustifica anche un certo gusto nel trovare ed inserire linee melodiche catchy anche in mezzo all’asprezza brutale di questa musica.
Sicuramente un primo piccolo passo positivo in questa realtà ed il tributo alle proprie radici è anche ovvio ma ora è lecito aspettarsi anche un po’ più di coraggio nell’andare oltre.
Francesco ‘Darkshine’ Sorricaro
Tracklist
1. Seen from Within (Intro) 01:12
2. Revenge 03:53
3. Selfportrait of a Criminal 03:26
4. Remorse of the Father 03:57
5. (IM)perfection 04:37
Total playing time 17:07
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