Recensione: Swarm Of Infection
I Progeria sono una giovane band italiana, nata dalla collaborazione tra Herr Totenkrieg alla voce e Vincent A. Dawn alla chitarra e al basso, entrambi già membri dei black metallers Hexenfaust. L’intento è quello di fare marcissimo e ultraveloce deathgrind, sulla scia dei classici Mortician, con un po’ di aria gorepatologicaorrorifica à la Carcass.
Musicalmente, tra i due, sono comunque i primi a essere presi come maestri, e infatti le dieci tracce che compongono Swarm Of Infection si basano tutte sulla formula della premiata ditta di Will Rahmer: drum machine settata su tempi folli, inumani, da frullatore sovralimentato; growl gutturale e riffs di chitarra abbastanza canonici ma indirizzati verso l’impatto a tutti i costi, senza tecnicismi di sorta. In questi frangenti è facile scadere nel pressapochismo, producendo dischi scontati e buttati li, destinati a finire nel baratro dell’amatorialità. Non è assolutamente il caso dei Progeria, i quali si sono evidentemente decisi a togliere l’aggettivo “amatoriale” dal loro vocabolario, a partire dall’artwork di livello eccellente, migliore anche dei prodotti di molti artisti con una label alle spalle, confezionato in una jewel case con tanto di custodia di cartone professionale. Oltre a questo, i suoni sono ottimi, prodotti con cura evidente, e anche la drum machine non si limita ad eseguire solo i già citati pattern di velocità folle, ma è stata programmata in modo da dare una buona varietà di tempi, comprese parti più groovy e cadenzate. Ovviamente, con tutto il bene che gli si può volere, rimane pur sempre una drum machine con tutti i suoi tipici problemi: poco coinvolgimento, meno impatto e asetticità a go go. Una scelta che, nonostante avvicini i Progeria ai Mortician a livello di suono e atmosfera malsana, ne limita non poco le potenzialità. La ricerca di un batterista in carne ed ossa è quindi altamente consigliata per una proficua carriera, anche a costo di ridurre un po’ la velocità. I riffs di chitarra, come già anticipato, si mantengono forse un po’ troppo nella norma, senza osare più di quanto richiesto dagli stretti canoni del genere, capaci sì di far muovere la testa a dovere, ma senza essere mai particolarmente incisivi.
Per il resto, le carte in regola ci sono tutte: i Progeria fanno egregiamente il loro lavoro, dimostrando una professionalità non da poco, che al giorno d’oggi è merce davvero rara tra gli esordienti. Swarm Of Infection è quindi un bel pezzo di deathgrind che lascia particolarmente ben sperare per il futuro, a patto di sistemare quei difettucci. Staremo a vedere!
Michele “Panzerfaust” Carli
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Tracklist:
1. Disharmonic Ode To Morbidity
2. Compulsive Devourement Of Faecaloid Vomit
3. Sickening Zombie Rash
4. Scorched In Pyrochlastic Flow
5. Verrucose Condyloma’s Fermentation
6. Rot!
7. Cryo-Globular Mental Dyspnea
8. Necrotic Masticator Of Muco-Purulent Organs
9. Ulcerous Carrion Expulses Virulent Flatulence Of Macerating Endo-Parasites
10. The First Signs Of Putrefaction