Recensione: Sweet Your Rock

Di Francesco Maraglino - 12 Febbraio 2012 - 0:00
Sweet Your Rock
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Genere:
Anno: 2011
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74

Torna a far parlare di sé Filippo Martin, il chitarrista nato a Piove di Sacco, dalle parti di Padova, già autore di “The Other Side”, demo autoprodotto nel 2005, e del full-length “I Will Find You”, licenziato nel 2010 per Crotalo Edizioni Musicali.

É stato pubblicato, infatti, per la label Maci Records, questo CD dal titolo “Sweet Your Dreams”, atto a dimostrare, ancora una volta sulla lunga distanza, il valore del giovane axeman, attraverso la rielaborazione di parte delle tracce già presenti nel precedente album ed di un buon numero di inediti.
Pur collocando, per comodità, il lavoro di Filippo Martin in ambito hard rock, viste le indubbie ma non così accentuate somiglianze con le opere di gente come Joe Satriani e Steve Vai, dobbiamo dire che, in realtà, anche in “Sweet Your Dreams” ci troviamo di fronte ad una musicalità estremamente variegata, più focalizzata sulla capacità dell’autore di suscitare emozioni nell’ascoltatore piuttosto che su quella di stupirlo con gli “effetti speciali” di sterili virtuosismi.

Esempio emblematico risulta “In The Night”, uno dei brani più interessanti dell’album, che tocca le corde più sensibili dell’ascoltatore con atmosfere soft, scarne e, ovviamente, notturne, create da gentili intarsi di chitarra e basso che definiscono un suono dalle indubitabili reminiscenze jazz.
Non priva di gradevoli effluvi jazz-fusion appare pure “Osmosi”, connotata da raffinate pennellate di tastiere, piano e basso, mentre più tese e posate in uno scenario onirico si collocano “My Love“ e “Believe Me” (quest’ultima vede pure l’apporto alla lead guitar di Alex de Rosso, chitarrista con i Dokken e con Joseph Williams dei Toto).

Particolarmente delicate appaiono le tenere sonorità acustiche, puntellate da discrete percussioni, di “Lullaby”, ed i riflessivi tocchi di piano e tastiere di “Pink Flower”.
“Still in my dreams”, altresì, prima distesa, sognante, evocativa, e poi aperta ed ariosa, rappresenta il picco più elevato di un gruppo di tracce ad alto tasso di armonia e melodia. Così come l’ottima opener “Sweet your rock”, brano melodico che si distende gradevolmente tra arpeggi ed assoli, e che vede la partecipazione straordinaria di Stef Burns, ascia di Vasco Rossi ed Alice Cooper. Ed ancora come “My love part two (the end)”, distesa ed evocativa e con un bell’assolo melodico.

Il recensore non può non citare, infine, da springsteeniano di ferro, l’unico brano cantato (da Jon Butcher) e cioè proprio la toccante “Streets of Philadelphia” del Boss, sempre molto soft e fedele all’originale, e naturalmente impreziosita da raffinati intarsi di chitarra elettrica.
A definitiva riprova di un talento che certamente saprà ancora regalarci, anche in futuro, prove ulteriori della propria creatività.

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Line Up:

Filippo Martin: chitarra, drums programming, basso, tastiere.
Stef Burns: chitarra solista in “Sweet your rock”
Jon Butcher: voce in “Streets of Philadelphia”
Alex de Rosso: chitarra solista in”Believe me”
Filippo Testolina: basso in “Streets of Philadelphia”,”Osmosi”
Paolo Giantin: tastiere in “Streets of Philadelphia”
Giulio Rigato: basso in “My love part two (the end)

Tracklist:

01. Sweet your rock (feat. Stef Burns)
02. Streets of Philadelphia (feat. Jon Butcher)
03. In the night
04. My love
05. My love part two (the end)
06. Believe me (feat. Alex de Rosso)
07. Still in my dreams
08. Pink Flower
09. Osmosi
10. Lullaby

 

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