Recensione: Symmetry Of Delirium

Di Alessandro Cuoghi - 17 Giugno 2010 - 0:00
Symmetry Of Delirium
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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78

Fa sempre piacere scoprire nuove realtà italiane capaci in qualche modo di porsi al livello dei ben più blasonati colleghi stranieri.
A tal proposito durante la passata decade abbiamo assistito, con la dovuta soddisfazione, alla crescita ed all’evoluzione di una scena compatta e valente riguardante il Metal estremo in tutti i propri frangenti.
Gruppi come Hour Of Penance, Septycal Gorge, Fleshgod Apocalypse, Modern Age Slavery, Subhuman e chi più ne ha più ne metta, stanno mettendo a ferro e fuoco Italia e mezza Europa, sbarcando a volte oltreoceano grazie a fini doti compositive ed a live show devastanti.
Il rispetto guadagnato sul fronte estero da parte di tali gruppi sta portando un crescente numero di giovani ad imbracciare il proprio strumento, affinare le proprie doti tecniche ed esplodere in un’ondata di violenza degna di un olocausto nucleare musicale.

Fra queste nuove e brutali promesse nostrane troviamo i Murder Therapy: act bolognese di recente formazione, dedito ad un Death/Brutal che pesca a piene mani dalla scuola americana classica e moderna (Suffocation e Origin su tutti) e contaminato dalle soluzioni psicotiche di Cephalic Carnage e affini. L’album recensito in questa sede, cripticamente intitolato “Symmetry Of Delirium“, registrato al 16th Cellar Studio di Roma (noto anche per il lavoro con i succitati Hour Of Penance) e prodotto dall’olandese Deity Down Records, rappresenta l’esordio discografico della band dopo L’EP “The Therapy” del 2008.

Sin dalla curata copertina risulta chiaro quanto casa discografica e band abbiano lavorato al fine di garantire massima professionalità ad ogni aspetto del prodotto.
La produzione potente ma pulita inoltre riesce a conferire il gusto spazio ad ogni strumento, cosa non facile data la complessità estrema dei brani proposti.
Già dai primi secondi di ascolto è chiaro come velocità e potenza non siano un problema per i cinque bolognesi, impegnati a macinare un riff dietro l’altro con estrema naturalezza e precisione.
Da un punto di vista meramente tecnico siamo infatti su livelli abbondantemente sopra la media, in particolare si dimostra davvero impressionante il lavoro di batteria, capace di affidare dinamicità e potenza ai complessi mosaici sonori creati da chitarre e basso (che una volta tanto risulta presente non solo a livello nominale).
Le vocals, assestate per lo più su un violentissimo growl Deathcore-Brutal, non disdegnano variazioni urlate di scuola Hardcore, amalgamandosi perfettamente all’elaborato sound della band.

Tuttavia, la tecnica fine a se stessa non è mai bastata a creare qualcosa di convincente e duraturo, ma fortunatamente nel caso in questione stupisce la capacità della band di elaborare un sound che pur derivando da molteplici influenze risulta piuttosto personale e improntato su riff serrati, ricercate dissonanze, stop ed aperture al limite del Grindcore.
La buona originalità compositiva, che emerge sin dal primo devastante brano “The Scourge” (di cui è disponibile il videoclip ufficiale online), rispecchia infatti uno dei maggiori punti qualitativi del prodotto, specialmente tenendo conto che l’età media dei ragazzi si aggira intorno ai 20 anni.
Nota di valore va infine alle lyrics davvero ben scritte e profonde, in grado di denotare un impegno musicale e comunicativo completo da parte dei Murder Therapy.

Durante l’ascolto di questo “Symmetry Of Delirium” non è riscontrabile alcun sensibile calo di tensione, ogni brano infatti, pur essendo costituito da un gran numero riff intricati e soluzioni funamboliche, è impostato su una durata principalmente breve (una media di 2 minuti e mezzo a pezzo) ed un impatto totale. Episodi migliori del disco sono l’opener: potente, diretta e senza pietà alcuna, un vero e proprio pugno in faccia all’ascoltatore; la seconda “Extraordinary Perfect Machine” e la conclusiva elaborata “Delirium“, capaci di definire in modo egregio il sound complessivo del combo.

Con questo ottimo esordio la band si presenta come una delle più interessanti promesse in campo Metal Estremo uscite ultimamente. Con un pizzico di voglia di osare in più e magari una maggiore accessibilità dei brani, a parere del sottoscritto i ragazzi potranno unirsi a quella ristretta cerchia di band capaci di sfondare a suon violenza la barricata che sembra dividere il nostro paese dal resto del mondo della musica pesante.

Assolutamente da tenere d’occhio.

Alessandro Cuoghi

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Line Up

Riccardo Meschiari: vocals
Francesco D’Adamo: guitar
Sean Worrel: guitar
Marcello Tavernari: bass
Marco Bolognini: drums

TRACKLIST:

1. The Scourge
2. Extra-Ordinary Perfect Machine
3. Staring At The Zodiac
4. Tales Of The Bizarre
5. Equilibrium
6. Two Shots In Colebrook
7. Hidden In Lies
8. Asymmetry
9. Delirium

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