Recensione: Synergy

Di Corpse_desecrator - 29 Luglio 2006 - 0:00
Synergy
Band: Extol
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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55

Band fuori dagli schemi questi norvegesi Extol. Andiamo con ordine.

Synergy si presenta subito con un artwork davvero pregevole,
tra i migliori che abbia mai visto da qualche anno a questa parte. A livello musicale i nostri ci propongono un death-thrash metal
tecnico, dalle tinte melodiche con abbondanza di voci pulite,così come ormai ci hanno abituato gruppi provenienti dalle stesse terre come
Soilwork ed In Flames. A differenza di questi però la musica propostaci dalla band abbonda di tempi dispari e tecnicismi di vario genere con un batterista che si dimostra davvero abile nel “ritmare”le parti piu complesse del gruppo.Quindi come avrete già intuito siamo al cospetto di un gruppo dalle notevoli capacità
tecniche.

Ora passiamo alla nota dolente: purtroppo a livello di songwriting devo dire che non siamo propriamente
all’altezza. Il disco è davvero pieno zeppo di alti e bassi, persino nelle stesse canzoni notiamo cali di tono davvero
spaventosi. L’opener Grace for succession è davvero un capolavoro,
giocata tutta sulla contrapposizione tra violenza, tecnica e melodia con un ritornello magnifico dal flavour quasi
gotico, la seconda Paradigms davvero ottima, fa sfoggio di riffs eccezionali ed eccellenti
melodie. Dalla terza track in poi purtroppo le cose cambiano. Le canzoni sono molto disarticolate e a tratti sembrano perdersi in soluzioni ripetitive e prive di quel “quid” che sa rendere accattivante un
disco. La band si presenta molto più a proprio agio quando si tratta di picchiare sugli strumenti come dimostrano le songs piu tirate, come
Thrash sinergy e Scrape the surface o Nihilism 2002,
anch’esse rovinate da rallentamenti e ammorbidimenti di sorta fuori luogo e a tratti
stucchevoli. In alcuni momenti giocano a fare i Meshuggah, in altri giocano a fare i Cynic senza però averne lo stesso estro e creatività e non potendo nemmeno più contare sul fattore
sorpresa. Altra pecca è la quasi totale mancanza di assoli che in un disco del genere avrebbero sicuramente giovato e avrebbero forse reso piu coinvolgente questo platter ancora
acerbo.

Tirando le somme, non me la sento di stroncare in toto questo album poiché è evidente come la band metta tanta passione in
ciò che fa, ma d’altro canto non mi sento nemmeno di consigliarvi questo disco senza avergli dato almeno un attento
ascolto. Il mio augurio è che il gruppo possa sfruttare al meglio le capacità tecniche di cui dispone per comporre un album superiore più personale ed
omogeneo. Le capacità ci sono tutte: sta solo a loro sfruttarle a dovere.

Tracklist:

1. Grace For Succession 04:12 
2. Paradigms 03:40 
3. Psychopath 03:48 
4. Blood Red Cover 03:38 
5. 26 Miles from Marathon 04:12 
6. Confession of Inadequacy 03:48 
7. Scrape the Surface 03:21 
8. Thrash Synergy 05:21 
9. Aperture 03:11 
10. Emancipation 03:20 
11. Nihilism 2002 04:10 
12. Dilemma Inconceivable (Japanese bonus track)

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