Recensione: Tales Of The Magician

Di Roberto Gallerani - 5 Dicembre 2008 - 0:00
Tales Of The Magician
Band: Magician
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
74

Esordio per i brasiliani Magician sotto la sempre più attiva Dockyard1, che si presentano sulla scena con questo Tales Of The Magician, concept su un mago di nome Zhaldor che deve salvare la sua patria Zelgian dalle forze oscure. Nonostante le tematiche di rhapsodiana memoria, i Magician propongono un power metal che si rifà, oltre ai triestini, anche a band come Dark Moor e ai connazionali Angra, soprattutto negli inserimenti prog e nelle parti melodico strumentali. Potete quindi capire facilmente il genere di cui stiamo parlando ed è giusto chiarire subito che i Magician non apportano grosse novità nel loro campo; è comunque doveroso affermare che la musica dei brasiliani scorre che è un piacere. La loro proposta, seppur non originale, è ricca di ottimi spunti, melodie ricercate e capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore senza annoiare grazie anche a una certa varietà nelle loro composizioni. Si passa infatti da canzoni strettamente power a brani influenzati dal progressive, da ballate medievali a cori sontuosi.

La band è composta dal bravo Dan Rubin al microfono, che ci offre un’ottima prova grazie al suo particolare timbro che pesca prima da Edu Falaschi poi da Tobias Sammet, Renato Osorio e Cristiano Schmitt alle chitarre, Elizandro Max al basso e infine Zé Bocchi alla batteria, che ci allieta e sorprende con tempi sempre imprevisti.

Come si diceva in apertura di recensione, i Magician riescono a proporre un mix di notevole fattura tra velocità, tecnicismi e melodie di facile presa. Ciò che invece è maggiormente articolato è la struttura portante dei brani, dove i nostri si divertono a cambiare spesso filo conduttore e ad uscire dagli schemi del genere. Dopo il solito intro pomposo quanto basta, si parte subito con la convincente Prime Evil, dove le parti di derivazione power si alternano con melodie e fraseggi ricercati: un bel biglietto da visita, non c’è che dire! Underworld Terror già sorprende per la sua struttura complessa, grazie alla presenza di stop and go, a strofe di metallo pesante che spariscono immediatamente di fronte ai delicati passaggi del chorus. L’amore che i brasiliani nutrono per gruppi come Angra lo si nota nell’intermezzo strumentale.
Altro brano che merita sicuramente attenzione è Terminal Day, caratterizzata da un inizio lento e dolce, che sfocia poi in un brano aggressivo e potente; buona è la prova di Rubin, che grazie a una interpretazione varia, enfatizza le molteplici facce della canzone in tutti i suoi oltre 6 minuti di durata. A questo proposito è giusto sottolineare come molto spesso i pezzi superano i 6 minuti di lunghezza, senza per questo essere (tranne qualche caso) noiosi.
Indefinibile è anche la semi ballad Ministrel Domain, dove anche qui si passa più volte da dolci chitarre acustiche a sfuriate metal. L’unico brano invece che risulta non riuscito è Dark Ritual, a causa di un chorus che non decolla e di soluzioni strumentali che rendono il brano dispersivo.
Per gli amanti delle song più dirette comunque c’è anche Siege Of Zelgian, power tiratissimo, senza sosta, con melodie vocali immediate e condite da una vena epica che non guasta mai.

Nel complesso comunque è un album che più di una volta mi ha fatto sorridere; non c’è da gridare al miracolo, vi sono alcune pecche come la prolissità di certe soluzioni, ma è un debutto e sinceramente non mi aspettavo una personalità così marcata. Un lavoro che, nonostante possa essere catalogato power, non è assolutamente immediato. Va ascoltato con cura molte volte prima di poterlo giudicare. Io all’inizio sono stato scettico di fronte a Tales Of The Magician, ma alla lunga si sente una classe non indifferente, una buona intelligenza compositiva e soprattutto una grande passione. Se limeranno i difetti riscontrati a livello di sognwriting, i Magician potranno essere considerati una bellissima sorpresa per gli amanti del genere.

Roberto “Van Helsing” Gallerani

Tracklist:
1. Intro: Let The Spell Begin
2. Prime Evil * MySpace *
3. Underworld Terror
4. Sandstorm
5. Terminal Day
6. Dark Ritual (Hear Your Master’s Call)
7. Minstrel’s Domain * MySpace *
8. Siege Of Zelgian
9. Crossing The Last Gate
10. Let The Harmony Endure

Ultimi album di Magician