Recensione: Taste Of 80’s
La storia di questo demo ha un pò dell’incredibile, lo avevo dimenticato sul retro del sedile della Fiat Uno di mia madre proprio la sera in cui, dopo 15 anni di onorato servizio, la hanno rubata (ma che fortuna!). Dopo meno di un mese fortunatamente, e qualche giorno addietro, ritrovo in una strada del mio quartiere proprio l’auto di mia madre “riportatami gentilmente” ed abbandonata su di un lato della strada con ancora questo demo adagiato sul retro del sedile. In verità ho pensato “magari è tanto brutto che i ladri me lo hanno rispedito indietro insieme alla macchina in preda allo shock subito”, ma fortunatamente non è così.
Il demo si apre con la buona Screamers song di tutto rispetto, dall’azzeccato refrain e dal songwriting che marchia la musica dei nostri come un Heavy Metal classico tipicamente “from the eighty past”. Diciamo subito che la produzione non è buona, ma per un demotape questo non è un difetto cui bisogna dare troppo peso. Il drumming è bellico ed imponente ed il riffing riesce davvero a convincere grazie alla sua carica di aggressività. Sicuramente si attesta ad essere il miglior brano del lotto la seguente Manhattan breakdown di chiare reminiscenze targate Iron Maiden, l’apertura del brano è davvero ottima, il pezzo si snoda su dei riff scaturiti dal duo di axeman Frascella/Tisa davvero azzeccati e riuscitissimi sui quali si snoda la voce dell’ottimo Di Pierro. La produzione sembra più limpida rispetto all’opener e ciò contribuisce notevolmente alla qualità dell’ottima costruzione strumentale. Ottimo il solos che dimostra le buone doti tecniche in possesso dal combo italiano. Il refrain scandito da chorus diretti ed avvincenti è trascinante e d’impatto. Molto bella la seguente Born to the Devil dove alla chitarra troviamo il combo Frascella/Abatucci. La song appare molto “matura”, scandita da un ottimo drumming e da trascinanti refrain, peccato per la produzione che rende il tutto un pò impastato. Comunque l’attitudine targata Heavy Metal del brano riesce ad emergere in pieno grazie anche al grande feeling del singer ed ai chorus aggressivi e dannatamente eighty. Questa song se supportata da un’adeguata produzione potrà diventare davvero un gran brtano.
I Am A Legend è un altro pezzo forte, per fortuna il sound appare leggermente più cristallino. Il refrain è potente ed accattivante, la costruzione strumentale si snoda attraverso riff violenti e grezzi di stampo US-Power. Verso metà song i ritmi si rallentano acquistando un certo flavour epico grazie alla calda vode di Di Pierro che cede presto il passo al lento intermezzo centrale che aggiunge una notevole classe al pezzo grazie alla delicata melodia dell’acustica sempre di Di Pierro. Ma ben presto si ritorna agli irruenti ritmi più propri e consoni al brano e che verso il finale si evolvono in un crescendo di asfissiante velocità targata Heavy Metal. Davvero ottimo.
Tirando le somme i Gatling Gun hanno tutte le carte in regole per far bene e soprattutto per far meglio. Per ora comunque questo demo sa di “ben fatto”. Una nuova promessa per il futuro? Io penso davvero di si, ma sarà il tempo ad avere, come sempre, l’ultima parola.
Vincenzo Ferrara
Per contattare la band: fabio_metaller@hotmail.com