Recensione: Teardrop
‘Teardrop’ è il debutto discografico del musicista e compositore italiano AlexPlant (cantautore, si dovrebbe dire, ma questo aggettivo con l’Heavy Metal ci prende pochissimo).
Si tratta di un EP di cinque pezzi, il cui stile si può definire come un Alternative Metal intriso di un’amara oscurità.
E’ questo che si percepisce dal sound e, soprattutto, dalla voce dell’artista: una triste sofferenza, mischiata con una qual certa dose di rabbia, che afferma che quel che sta succedendo non è che vada proprio bene e che si sta cercando una penosa via d’uscita.
Bisogna dire che AlexPlant sa scrivere musica: i pezzi sono il risultato di una ricerca sufficientemente sofisticata ed articolata che colpisce ed anche se il genere espresso è ormai un contenitore vastissimo nel quale, in oltre quarant’anni, ci si è infilato un po’ di tutto, dai solchi esce una personalità precisa e, soprattutto, la voglia di emergere e di distinguersi.
Questo è quello che conta in un’artista: preparazione, idee chiare e la determinazione ad esprimerle, per cui, essendo all’esordio, si perdonano alcune sbavature che nel disco potevano essere meglio limate. Ad esempio, la voce è un po’ acerba e tende a perdere intensità e potenza nei passaggi più ‘cattivi’ mentre il finale dell’emozionate ‘Thinking of You’ sembra incompleto.
Poco importa, nulla che l’esperienza non possa correggere. ‘Teardrop’ si ascolta volentieri per tutti i suoi venti minuti, con particolare menzione per ‘Dead’, dal tiro struggente, frammentato da inserti potenti e per la quale è stato girato un video, per la collerica e pesante ‘Tears’ con il suo bell’assolo e per la disturbante ed ansiogena ‘The World’, che si stacca dai quatto pezzi che la precedendo mettendo in maggior luce un’attitudine Punk di AlexPlant proprio niente male.
Concludendo, ‘Teardrop’ è un buon debutto che presenta un artista dalle buone doti e che ha tutte le basi per far parlare di se. Attendiamo gli sviluppi, per ora più che bene!