Recensione: Terminal Spirit Disease
Gli At The Gates, storico gruppo svedese, sono conosciuti in tutto il mondo per la loro opera magna che risponde al nome di Slaughter Of The Soul. Troppi purtroppo ignorano che alle spalle questa band si è lasciata altri 4 lavori tra cui questo fantastico Terminal Spirit Disease, un capitolo imperdibile nella storia dello Swedish Death. La sola sfortuna di questo album è stata quella di trovarsi “incastrato” tra due lavori del calibro di With Fear I Kiss The Burning Darkness e il già citato episodio conclusivo della storia degli At The Gates. E questo ha portato spesso a dimenticare la bellezza nascosta nelle 6 tracce qui presenti.
L’inizio è affidato a The Swarm, sicuramente una delle canzoni più riuscite; note e voce suggeriscono la medesima sensazione di angoscia, che permea a dire il vero tutte le tracce. Il picco compositivo lo si raggiunge invece con Forever Blind, che in alcune sue parti sembra vagamente anticipare le atmosfere del loro successivo lavoro. Anche nella strumentale And The World Returned gli At The Gates riescono a dare il meglio di sè stessi, giocando sul loro spiccatissimo senso melodico per ottenere un brano coinvolgente e assolutamente inerente al contesto dell’album.
Terminal Spirit Disease prende le distanze dal suo predecessore, ma non è assolutamente un album di transizione. Si può tranquillamente considerare il lavoro più melodico del gruppo, ma non quello, per così dire, più rilassante: al contrario, le melodie create dall’intreccio chitarristico danno origine ad atmosfere inquietanti ed angoscianti. Manca poi quasi del tutto la vena Thrash che riempirà Slaughter Of The Soul, e la stessa produzione è leggermente più rilassata e “piatta” rispetto sia al passato che al futuro. Il cantato di Tompa non riesce ad essere ai massimi livelli, ma si integra in maniera praticamente perfetta al discorso portato avanti dal gruppo.
Non voglio illudere i possibili acquirenti, e quindi mi tocca precisare quanto segue: non è assolutamente scontato che chi ha apprezzato Slaughter Of The Soul possa gradire anche questo lavoro. Come ho già abbontantemente spiegato, le differenze sono enormi, sia da un punto di vista stilistico che attitudinale. Tuttavia Terminal Spirit Disease rimane una specie di perla per chi ama il tipico suono svedese (quello classico, non nella sua venatura melodica, alla In Flames o Dark Tranquillity per intenderci, sebbene ci siano punti di contatto). Come minimo è obbligatorio un ascolto ripetuto, poi a voi la scelta.
Matteo Bovio
Tracklist
01. The Swarm
02. Terminal Spirit Disease
03. And The World Returned
04. Forever Blind
05. The Fevered Circle
06. The Beautiful Wound