Recensione: Terminator
Primo ed unico album degli inglesi Preyer (aprirono i concerti ai Grim Reaper nel tour di Rock you to Hell), questo Terminator (uscito nel 1987 sotto la Ebony Records) è un contenitore di 8 tracce di puro metallo incontaminato, diretto dalla potentissima voce di Pete McIntosh (fate conto di sentire cantare un Kal Swan molto arrabbiato) fautore anche di buonissimi acuti; la formazione è completata dai chitarristi James Rees e Craig Thomas, il bassista Phil Scourfield e il batterista Phil John (che poi formerà i Talon). L’Lp si apre con la titanica Reserve the Right, pezzo portato avanti dal riffing trascinante dei due axe man e dagli acuti di Pete. La title-track Terminator è un mid tempo roccioso e quadrato, abbiamo un bellissimo cambio di tempo che coincide con il doppio assolo di chitarra. La successiva Leather and Chains segue le orme della precedente canzone ed abbiamo anche qua un cambio di tempo al livello dell’assolo: ma questa volta siamo davanti ad un bellissimo rallentamento con un bravissimo Pete dietro il microfono e con uno stupendo assolo pieno di feeling che trasmette molte emozioni. Si prosegue con la veloce Over the Top, la formula dei Preyer è costituita da riff granitici, melodie dannatamente heavy metal e una gran bella voce, e questo pezzo quindi segue alla lettera questa formula: si potrebbe paragonare questo pezzo ad un treno impazzito che corre senza mai fermarsi. Beware the Night e Shout it Out sono le song più melodiche del lotto, la prima esplode in un ritornello dai connotati epici quasi ricordando il bellissimo Rough Justice dei Tytan mentre la seconda è più diretta e quadrata pur mantenendo la componente melodica soprattutto nelle parti solistiche. Rock Crusader è l’inno dei Preyer, la canzone definitiva del gruppo, un roccioso mid-tempo che sembra narrare le storie antiche di guerrieri. Ancora una volta a farla da padrone sono Pete con la sua voce melodica e potente, il chorus anthemico e le parti di chitarra davvero azzeccate. Con la finale Riffarama siamo davanti al pezzo più violento dell’Lp: un proto-thrash metal nella strofa che sfocia nel ritornello scandito dai powerchords dei due axeheroes. Questo pezzo può ricordare alla lontana lo stile dei Raven e dei canadesi Exciter anche per l’uso della voce che in questo pezzo si fa più tirato e gracchiante (proprio nello stile di Dan Beehler).Qua si conclude questo avvicente lavoro di puro Heavy Metal. Niente di originale, ma dannatamente bello !!!
Thrashing_Rage
Tracklist:
1.Reserve the Right
2.Terminator
3.Leather and Chains
4.Over the Top
5.Beware the Night
6.Shout it Out
7.Rock Crusader
8.Riffarama