Recensione: The Auricular Chronicles [DVD]
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E dopo un album come The
Archaic Abattoir ed il passaggio alla Century Media c’era da
aspettarsi un DVD anche per gli Aborted, dato che questo tipo di prodotto
è ormai un vero e proprio status symbol per il mondo metal (e non solo,
ovviamente). C’era solo da chiedersi come sarebbe stato, che qualità avrebbe
avuto, vista la quantità decisamente non esigua di DVD scadenti immessi sul
mercato oggigiorno.
Ma dobbiamo dubitare che la Listenable sia capace di fare le cose per bene?
Nemmeno lontanamente. E infatti l’etichetta francese, vera e propria fucina di
successi, saluta uno dei suoi gruppi migliori con un prodotto assolutamente
all’altezza, standard e compatto nell’evitare di riempire la scaletta di cose
inutili per fare minutaggio, e curato nei minimi particolari. L’artwork è in
linea con la discografia recente del gruppo, e introduce un concerto completo
ripreso al La Locomotive di Parigi, locale che ben si presta per una produzione
del genere: 13 telecamere (mica male, in ambito death metal) riprendono la
formazione più recente (ma ora è già cambiata) dei belgi nel pieno della
forma, capitanati da uno Sven de Caluwe che si dimostra sempre un
frontman assassino. La scaletta, com’è logico, si incentra principalmente sugli
ultimi due lavori della band, Goremageddon
e The Archaic Abattoir, appunto: i brani da quest’ultimo, in
versione live, si dimostrano ancor più vicini ai fraseggi swedish di quanto non
siano su disco, e quindi è forse il materiale ancora genuinamente violento del
predecessore a vincere la competizione.
Ottima la prova strumentale del combo, con la chitarra di Seb Purulator
sugli scudi insieme alla batteria di Gilles Delecroix: e su pezzi come la
vetusta Sanctification of Fornication o The Holocaust Incarnate,
dove lo stile era ancora crunchy e grezzo, la cosa si nota ancor di più.
Sono poi gli spezzoni presi da tre concerti (Wacken, Roma e Montreal nel 2006) e
definiti “bootleg” (ma in realtà di ottima fattura, compatibilmente
con mezzi inferiori di sicuro al concerto di Parigi) a completare il quadro live
della band, dando anche una visione migliore dei singoli componenti (come una Olivia
Scemama, bassista, decisamente più statica dei suoi compagni).
Interessante poi la classica intervista a tre membri del gruppo, basata per
una volta su domande divertenti e non particolarmente scontate ed inframezzata
da spezzoni di concerti ‘particolari’ per gli Aborted, come quello di Tel
Aviv di un paio di anni fa, svolto in condizioni di emergenza per l’utilizzo di
bassista e batterista presi per l’occasione. Niente di che, abbastanza breve ma
meglio del solito, inutile ‘footage’ da backstage con scene che fanni divertire
solo i musicisti che le hanno vissute.
Suggella poi il tutto la raccolta di videoclip della band, tre con la recente
aggiunta di A cold logistic slaughter (in effetti abbastanza superfluo,
cisto che si basa su immagini live): Meticolous invagination e Dead
wreckoning sono ottimi affreschi di una band violenta, intelligente e
coinvolgente.
Una fotografia a 360°, questo è The auricular chronicles: ottima per
chi non li conosce e vuole iniziare, immancabile per chi già li segue.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Setlist del concerto:
1. Dead Wreckoning 03:41
2. Meticulous Invagination 03:02
3. Gestated Rabidity 04:05
4. The Holocaust Incarnate 04:19
5. The Inertia 03:35
6. Interlude
7. The Saw & the Carnage Done 04:50
8. Sanguine Verses 02:58
9. Threading the Prelude
10. The Gangrenous Epitaph 03:25
11. Hecatomb 02:50
12. The Sanctification of Fornication 03:22
13. Charted Carnal Effigy 03:31
14. A Cold Logistic Slaughter 02:13
