Recensione: The Awakening of Sekhmet [EP]

Band: Marshall

Demo

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Anno: 2010

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Tornano sulle scene i Marshall, formazione proveniente dai dintorni di Napoli formatasi nel 1986 per volontà del chitarrista Salvatore “Sasà” Ferrigno. Dopo aver dato alla luce una manciata di demo tape sul finire degli anni ottanta, il gruppo campano pubblica nel 1990 il tanto agognato disco di debutto – intitolato Magic Diamonds – salvo però sciogliersi solamente due anni dopo per via di vari contrasti interni. Nel 2001 la band riprende la sua attività – unico superstite della line-up originale è il batterista Lino Mazzola – e, una volta rimpolpati i ranghi con l’ingresso di Ly Holestone (basso), Marco Signore (tastiere), Alessandro Grasso (chitarra) e Bruno Masulli (voce), i cinque pubblicano nel 2004 il secondo full length ufficiale intitolato Garden of Atlantis, seguito a ruota da un terzo disco, dal titolo Pages from the Past: Tome I, risalente invece al 2006. Quattro anni (e vari cambiamenti di formazione) più tardi, vede ora la luce questo breve EP intitolato The Awakening of Sekhmet, piccolo antipasto in attesa del quarto full length a firma Marshall, previsto per i primi mesi del 2011.

Le coordinate stilistiche alle quali rimane legato questo The Awakening of Sekhmet si rifanno a un progressive metal piuttosto duro e compatto, caratterizzato da strutture decisamente articolate e da frequenti incursioni in territori più marcatamente heavy metal. Un lavoro che non punta certo sull’originalità a tutti i costi, ma nonostante ciò ben suonato e interpretato con una buona dose di personalità da parte del combo campano. In grande evidenza troviamo soprattutto il chitarrista Joe Dardano e il tastierista Riccardo Barone, autori di una prova estremamente valida sia in fase di accompagnamento, che negli assoli. Buono anche il lavoro svolto dalla sezione ritmica, composta rispettivamente da Ly Molestone (basso) e Lino Mazzola (batteria), davvero molto efficace nel sorreggere a dovere le composizioni, mentre a chiudere la line-up troviamo il cantante Cosimo Darino, frontman dotato di una discreta estensione vocale, ottimo in special modo qualora le canzoni richiedano delle tonalità più espressive e votate all’interpretazione. Solamente tre le tracce che compongono questo The Awakening of Sekhmet, per un minutaggio che si attesta intorno ai sedici primi di durata. Ad aprire le danze tocca alla title-track The Awakening of Sekhmet, brano dalle pregevoli melodie egiziane che, dopo una lunga sezione strumentale posta in apertura, si snoda in concomitanza delle strofe in una serie di riffoni rocciosi dal chiaro sapore Symphony X, salvo poi sfociare in un refrain estremamente azzeccato e facilmente memorizzabile. Sonorità completamente diverse per la successiva Embrace of the Sun sorta di ballad dalle atmosfere decisamente intense e struggenti, che si fa notare per un’ottima interpretazione da parte del cantante Cosimo Darino. Chiude la tracklist una cover della celebre Only the Good die Young degli Iron Maiden, qui rielaborata dai Marshall in una maniera davvero molto interessante e personale.

In definitiva, questo The Awakening of Sekhmet si rivela essere un lavoro discretamente riuscito, ben suonato e abbastanza piacevole da ascoltare. Un dischetto piuttosto breve (solamente tre i brani proposti) ma in ogni caso ben confezionato e contenente alcuni spunti compositivi assolutamente degni di nota. Un buon antipasto quindi, in attesa dell’uscita del full length vero e proprio.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

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Tracklist:
01. The Awakening of Sekhmet
02. Embrace of the Sun
03. Only the Good die Young (Iron Maiden Cover)

Line Up:
Cosimo Darino – Vocals
Joe Dardano – Guitars, Egyptian Liute
Riccardo Barone – Keyboards
Ly Molestone – Bass
Lino Mazzola – Drums