Recensione: The Black Alliance

Di Giorgio Vicentini - 21 Gennaio 2005 - 0:00
The Black Alliance
64

Questa è la serata perfetta per uno split così, sembra che il nebbione là fuori si sia materializzato ad arte come cornice impeccabile per The Black Alliance.
Due bande di funerei attori dediti alla malvagità dell’arte nera, secondo espressioni diverse ma riconducibili entrambe alla notte, all’oscurità, al disagio; un cd autoprodotto sul finire dell’estate 2004, dalle fattezze artigianali e pensato per sancire The Unholy Union to Destroy the Sacred!

Aprono i tarantini Winds of Funeral, nati nel 2003 ed alla terza release contando i due demo precedenti, che di primo acchito non mi hanno colpito particolarmente ma che col passare degli ascolti si sono dimostrati un’ottima quanto sorprendente realtà. Ovviamente si tratta di black, ma quello che non è scontato è che sia concepito per creare un’atmosfera tetra, interessante e molto densa. Tutto dovuto al connubio tra velocità medie e la costanza, ed in un certo senso ripetitività, dei riff arricchiti di profondità dal basso che domina le partiture e degno compagno per la chitarra. Ascoltandoli sembra di immergersi in una zaffata di fumo, che toglie i riferimenti e che alla lunga riesce ad opprimere e deprimere, lasciando incapaci di reagire in balia di un’atmosfera strana. Buono il pezzo d’apertura “Journey of Damnation”, negativo, pastoso ed oscuro oltre che mirato e dall’incedere costante. Altrettanto valido il successivo “The Only Way”, che continua sulla falsa riga del suo predecessore richiamandone l’aria rarefatta. Un piccolo appunto mi sento di farlo alla voce, che sembra spesso poco “carica”. Sono davvero curioso di ascoltare l’auspicabile prova sulla lunga distanza dei Winds of Funeral, dove la corposità del mood ed il suono greve verranno messi maggiormente alla prova in fatto di longevità.

Purtroppo, la nebbia con la sua silente leggerezza deve aver inghiottito tra le altre cose anche la registrazione dei Cold Moon, che segna pesantemente il passo al confronto dei fratelli di split. Dato un vigoroso giro di manopola al volume per ovviare al velo d’anonimato della registrazione, si entra in una dimensione dove padrone di casa sono le ispirazioni di sempre: misantropia, malvagità ed una percezione di disperazione che lordano “Ravishing Melancholy” e “Old Spirit”.
La partenza atmosferica è tetra, trasudante desolazione, rotta in breve da una sferzata di ferraglia irriverente che proseguirà sulla stessa linea delle dichiarazioni della band (alcune un po’ sopra le righe a dire il vero), cioè fregandosene dei trend ed omaggiando nomi quali Nargaroth, Darkthrone, Mayhem ed Immortal. Gelo e violenza, velocità spedite, accelerazione e mid tempos a spezzare le sfuriate, visioni  lugubri ed il gracchiare dell’ottimo Ratsel. Tutto ciò, con un retrogusto di tristezza ed odio che imperversa a fa dimenticare qualche imprecisione nell’esecuzione. Questa coppia di pugliesi nata artisticamente nel 2003 ed autrice di un demo l’anno successivo, si dimostra ottima per padronanza stilistica ma un po’ troppo ancorata ad essa, rendendoci due brani molto classici e mediamente stimolanti. Peccato per la registrazione che nasconde davvero troppo il risultato e richiede una buona dose di fede per apprezzarlo. Capisco che i mezzi economici possano mancare o che il genere non obblighi di registrare agli Unisound, però così si rischia di essere mal valutati.

Chi la spunta dei due? Il mio voto lo do ai Winds of Funeral che mi hanno dato qualcosa in più e mi sono sembrati più pronti ad offrire un prodotto competitivo. Per i secondi spero in una maggiore freschezza compositiva e qualche guizzo, ma senza svendersi perché il feeling c’è tutto. Per entrambi mi auguro che crescano restando fedeli a se stessi, così da mantenere l’onore ed evitare di passare sul mercato settoriale coperti da un ingiusto silenzio.


Tracklist:
Winds of Funeral
(e-mail: Winds_of_Funeral@hotmail.com)
01. Journey of Damnation
02. The Only Way

Cold Moon
(e-mail: cold-moon@libero.it, sito web: www.grimcoldmoon.net)
03. Ravishing Melancholy
04. Old Spirit

Ultimi album di Winds of Funeral – Cold Moon (split)