Recensione: The Book of Heavy Metal
Terzo monolitico disco in studio per gli svedesi Dream Evil, questo “The book of heavy metal” è una spregiudicata dichiarazione d’amore per il metal classico, senza compromessi, potente, indistruttibile, insomma un disco esplosivo dedicato ai veri metallari, a quelli che ci credono ancora.
I Dream Evil possono contare su una line up stellare, il chitarrista Fredrik Nordstrom è un notorio produttore divenuto celebre con l’affermazione dello swedish metal negli anni novanta (In Flames), alla batteria l’ex Mercyful Fate Snowy Shaw, a chiudere la coppia alle asce troviamo Gus G dei Mystic Prophecy. Insomma credo che già conosciate i Dream Evil ma se ancora servissero indicazioni in merito questi nomi dovrebbero farvi venire i brividi e una gran voglia di mettere le mani su questo dischetto. Abbandonate le tendenze power degli esordi i nostri svedesi si sono gettati anima e corpo nel metal classico puro e crudo, questo terzo “The book of heavy metal” possiede le credenziali per andare a piazzarsi tra le migliori uscite metal del 2004 e per restare a lungo nelle menti dei metallari più fedeli. La produzione è giocata sulle chitarre telluriche, i brani non viaggano mai particolarmente rapidi, questa scelta consente agli svedesi in questione di generare un riffing assassino, quadrato e roboante che ti si stampa in testa al primo passaggio. Le linee vocali, manco a dirlo, fanno la corte a maestri del genere come Rob Halford e James Rivera e non tradiscono le aspettative degli ascoltatori ortodossi e conservatori che amano il metal nella sua forma più vera. Ogni pezzo è strutturato in modo da diventare un proiettile da sparare in faccia ai fan durante i concerti, non aspettatevi composizioni elaborate o complesse perchè i Dream Evil sono essenziali e molto concreti. La formula compositiva di questi svedesi non è innovativa, non rivoluziona neinte di niente, ma riesce a convincere fin dai primi passaggi dei brani. “The book of heavy metal” è un disco progettato per spaccare il mondo in due, chi lo amerà alla follia e chi non ci vedrà un fico secco dentro. Per me dischi come questo separano i metallari dai merdallari.
La title track è posta all’inizio come un monito a chi si accinge all’scolto, un brano quadrato, becero, incredibilmente heavy e diretto. Siamo all’essenza del genere e i Dream Evil si dimostrano concreti e devastanti, un incipit come questo è da enciclopedia del metal. Non cambia l’attitudine ma aumentano i colpi di batteria con la successiva e inarrestabile “Into the moonlight” altro esempio di essenzialità compositiva e di volontà distruttiva da parte della band svedese. Quadrata, possente lungo tutta la sua durata “The sledge” lascia decollare un refrain vocale semplice ed efficace che ricorda i Judas Priest più minimalisti. Potentissima “No way” è una canzone tagliente e cattiva dove i Dream Evil serrano le file e catturano l’attenzione dei loro fan grazie a un’indiscutibile energia. Le melodie vagamente epiche di “Crusader’s anthem” consentono al brano di aprirsi e decollare, sembra proprio che i nostri abbiano confezionato un disco magistrale. L’anthemica “Let’s make rock” è una rielaborazione della carica live dei Twisted Sister in una chiave più arcigna e cattiva. Meno trascinanti ma comunque molto energiche e convincenti “Tired” e “Chosen twice” non lasciano un attimo di tregua all’ascoltatore continuando sulla stessa falsa riga delle precedenti. Torniamo al metal tellurico della opener con “M.O.M” una nuova perla di questo album dei Dream Evil, qui il rifferama è semplicemente perfetto. Stesso e identico discorso per la successiva “The mirror” che frantuma ogni possibile discussione in merito al carattere sincero di questi ragazzi. Con “Only for the night” i nostri si cimentano in un metal crescente di matrice americana che convince senza scadere in soluzioni troppo semplici. La conclusiva “Unbreakable chain” è un’inutile ballad che non c’entra col disco e non aggiunge nulla a quanto già detto fin qui.
Ragazzi segnatevi nella vostra wish list questo dischetto perchè senza dubbio i Dream Evil meritano la massima considerazione da parte di tutti noi. “The book of heavy metal” è un gran bel disco, suonato con passione e carattere, se amate il metal non potete fare senza.
1. The Book Of Heavy Metal (March Of The Metallians) 05:25
2. Into the Moonlight 04:20
3. The Sledge 02:59
4. No Way 03:19
5. Crusaders’ Anthem 04:21
6. Let’s Make Rock 04:03
7. Tired 03:49
8. Chosen Twice 04:22
9. M.O.M. 03:33
10. The Mirror 03:46
11. Only for the Night 04:11
12. Unbreakable Chain 05:51