Recensione: The Bridge
Il lavoro svolto dalla MTM Classix è proprio bello e degno di lode. Sempre prodigatasi nel riportare alla luce dischi passati, anche di un certo spessore, dischi dei quali praticamente quasi nessuno si ricorda al giorno d’oggi, questa branca della MTM ha portato nel tempo tante gradite sorprese, non ultima la qui presente opera “The Bridge”. Il prodotto, che doveva uscire addirittura nel 1982, rimase un incompiuto, visto che proprio in quel periodo il combo originario di Detroit ebbe diversi problemi con la label Casablanca, che aveva sponsorizzato (non troppo bene evidentemente, visti i dati di vendita) le prime produzioni “707” e “The Second Album”. Impossibilitata dunque l’uscita (la band si rifarà accasandosi alla Polygram e pubblicando, nello stesso anno, l’ottimo “Mega Force” fra le altre cose riproposto anch’esso dalla MTM), il quartetto ha dovuto aspettare ben 22 anni, cioè fino ad ora, per proporre “The Bridge”, che andiamo subito a vedere nel suoi aspetti. Spazzo subito un primo velo di dubbio dicendo che ci troviamo davanti a un bel prodotto, sicuramente non originalissimo ma altrettanto certamente ben strutturato ed apprezzabile. La formula presentata è un Hard melodico/Aor piuttosto spigliato e gradevole, saldamente legato alla scuola statunitense (ovviamente). Tecnicamente la band non è affatto male, partendo dal chitarrista e leader Kevin Russel, eccellente esecutore e buon compositore (basta sentire le song), per arrivare a Jim McClarty (batteria), Todd Howarth (tastiere) e Phil Bryant, bassista e cantante al suo ultimo atto coi 707 (verrà infatti lasciato a piedi dopo le registrazioni originali, a favore dell’eccellente Kevin Chalfant). Musicalmente, gran parte del platter si basa sull’accoppiata chitarra (spesso con arpeggi ben inseriti)/tastiere, praticamente presenti nei singoli punti più importanti del disco. Non sempre l’efficacia è però massima, visto che se alcune volte l’abbinamento è azzeccatissimo, in altri passaggi il duo rimane, alle mie orecchie, malmesso e soprattutto piatto (ma questa è colpa anche del songwriting non sempre a 5 stelle, anche se nel complesso è tutt’altro che male). Tranquillo il cantato (abbastanza pulito e senza picchi o cali di tensione particolari), tranquilli i testi, le canzoni da sentire sono parecchie, ben 11, che diventano 14 grazie l’aggiunta di tre bonus tracks. E se l’opener (“Leader” il titolo) personalmente non mi piace per nulla, questo non è un buon motivo per farsi sfuggire brani di notevole spessore come “Hungry for your love” (che sprizza feeling da tutti i pori ed ha un riff iniziale che ricorda tremendamente i mid tempo degli anni 70), “You’re All i Need” (cavalcata spettacolare e di gran classe), “Want your Love” (forse un pelo scontata, ma a me piace molto, starebbe bene come sigla di qualche telefilm) e la bellissima titletrack strumentale, che durerà sì nemmeno due minuti, ma che spezza veramente in 2, ed in maniera tremendamente pirotecnica, degli stilemi che sembravano perfettamente fossilizzati nelle 10 tracks precedenti (spaventoso il già citato duo tastiera/chitarra, motore portante della song). Delle buone bonus track (tutte dell’epoca, non nuove, degna di lode la lenta “The Girl with the broken heart”), altri componimenti discreti (“Message from a Friend”, “Love you ‘til I die”, “Couldn’t be better” e le due hardeggianti “Head over Heels” e “Walking Out”) e purtroppo qualche episodio che abbassa la media qualitativa (la già citata opener, molti tratti di “Sirens of the Sea”) contribuiscono ad incrementare la durata di un prodotto (quasi 50 minuti) che gli amanti delle sonorità più pacate e di classe non tarderanno ad apprezzare appieno, viste le caratteristiche che “The Bridge” ha fatto emergere durante il suo ascolto. Certo non siamo di fronte a “Mega Force”, ma è un bell’accontentarsi.
Riccardo “Abbadon” Mezzera
Tracklist :
1) Leader
2) Hungry for your love
3) You’re all I Need
4) Want your love
5) Sirens of the Sea
6) Message from a friend
7) Love you ‘til I die
8) Head over heels
9) Walking out
10) Couldn’t be better
11) The Bridge
12) The Waiting Game (bonus track)
13) The girl with the broken heart (bonus track)
14) Perfect Lies (bonus track)