Recensione: The Chester Road Album

Di Eugenio Giordano - 23 Settembre 2004 - 0:00
The Chester Road Album
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Anno: 2004
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65

Quando mi sono trovato questo cd tra le mani ho pensato che la parola “culto” fosse l’unica in grado di descrivere la situazione, oggi vi parlo degli ormai ignoti Charlie Ungry, una delle band britanniche che misero le basi per lo sviluppo di quella che la storia ricorda come la culla del metal classico attuale, la leggendaria NWOBHM.

I Charlie Ungry si formarono nel 1976 in Inghilterra dalle ceneri degli Yellobird, la band produsse un ingente repertorio musicale ma la loro discografia ufficiale è composta da un solo singolo di tre canzoni uscito nel 1980, il suo titolo era “House on the chester road”. Come avvenne per altre ottime band di quel periodo i Charlie Ungry non riuscirono mai a raggiungere la pubblicazione di un platter in studio. Dopo un paio di anni dalla realizzazione del singolo la band si perse lasciando che il tempo cancellasse la sua memoria. Il singolo in vinile autoprodotto nel 1980 è diventato un oggetto di venerazione per i cultori della New Wave, l’ho anche visto esposto al metal markt del Wacken la scorsa estate, il prezzo non ve lo dico perchè era una follia. Comunque sia negli ultimi tempi qualcosa si è mosso e sotto l’impulso dei supporter della band, che hanno dedicato un sito ai Charlie Ungry, la Obscure NWOBHM Releases ha raccolto tutto il materiale registrato dalla band inglese pubblicando questo interessantissimo “The chester road album”. Fatevi un giro sul sito che ho indicato nel link sotto perchè troverete le foto del booklet di questo album, ricco di testi e informazioni sulla band britannica. Venendo alla musica, questo “The chester road album” offre le tre canzoni registrate sul singolo “House on the chester road” a cui si aggiungono undici pezzi inediti risalenti alla fine degli anni settanta e primi anni ottanta. La qualità delle registrazioni ovviamente non è eccelsa, la band registrò la sua musica con mezzi artigianali e il suono delle canzoni è leggermente imperfetto, piacevolmente retrò. Lo stile dalla band offre un ampio raggio di soluzioni che spaziano tra l’hard blues ritmico di fine anni settanta, il rock trascinante nel periodo pre New Wave inglese e strutture decisamente heavy che rimandano ai primi Samson, o ai Tygers of Pan Tang. La band non si spingeva mai in composizioni elaborate ma preferiva rimanere sobria per colpire nel segno al primo colpo con brani fuibili ed efficaci in sede live.

Si parte con brani coinvolgenti e dal forte refrain vocale come “Who’s my killer” e “Sometimes I go out of my mind” i quali seguono da vicino i canoni classici della New Wave degli albori. Pezzi più festioli e divertenti quali “Where are you now Christina?” e “To get back home” richiamano il rock degli anni settanta cercando comunque di non prendersi troppo sul serio. I pezzi più rapidi finiscono per essere i più espressivi, per esempio “Preacher” che colpisce l’ascoltatore al primo impatto con un bel lavoro di chitarra in evidenza rispetto alle linee vocali. Non mancano brani dal forte groove ritmico come “House on the chester road” oppure “Let it ride”, qui i nostri Charlie Ungry mostrano il loro lato più blues e cromato senza perdere la freschezza tipica della New Wave. Credo che gli amanti del sound tradizionale dei gruppi della New Wave troveranno diverse canzoni interessanti in questo album, sappiate che si tratta di un lavoro piuttosto eterogeneo perchè raccoglie materiale registrato in diverse sessioni a distanza di anni.

Senza alimentare un euforismo eccessivo dovuto semplicemente al valore storico e alla rarità di queste registrazioni, posso consigliare questo album a chi tra voi sia interessato ad approfondire la conoscenza della storia del metal. La NWOBHM fu breve ma intensa e i Charlie Ungry ne fecero parte senza raccogliere mai i responsi e la gloria che altri gruppi ricevettero. Oggi potete conoscerli finalmente.

1. Who’s My Killer  
2. Digby  
3. Sometimes I Go Out Of My Mind  
4. Preacher  
5. Try It Again  
6. Time To Go  
7. Where Are You Now Christina  
8. Keep The Peace  
9. House On Chester Road  
10. Memories  
11. To Get Back Home  
12. Let It Ride  
13. We’re Gonna Ride  
14. Poor Boy’s Blues

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