Recensione: The Complete Sessions
Sgomberiamo sin da subito il campo da qualsivoglia dubbio: questi Warrior nulla hanno a che spartire con gli altri, nativi californiani, più famosi e degnissimi portatori di cotanto pesante moniker, quelli di Fighting for the Earth, solo per citare il loro album feticcio.
I Warrior oggetto della recensione costituiscono, estremizzando il concetto, la prima incarnazione di quella che poi diverrà la Vinnie Vincent Invasion, autrice di due album fra il 1986 e il 1988: Invasion e All System Go.
La Hear No Evil Recordings, sussidiaria della Cherry Red Records, ha da poco licenziato sul mercato The Complete Sessions, 3 Cd avviluppati dentro un cartonato apribile a quattro ante che si accompagna a un libretto di venti pagine all’interno del quale vi è l’intera storia della band e, curiosamente, una sola loro foto in bianco e nero nelle due centrali, dei New England. L’intera breve carriera dei Warrior è ricompresa dentro questi tre dischetti ottici.
Il gruppo nasce in forma embrionale nel 1982, a nome New England, per l’appunto, in quel di Boston, dalle menti di Jimmy Waldo (tastiere), Gary Shea (basso) e Hirsch Gardner (batteria). La ricerca di un chitarrista di ruolo li porterà ad imbattersi dapprima in John Fannon, presto dimissionario e poi in Vinnie Vincent, all’anagrafe Vincent John Cusano, su segnalazione di Gene Simmons. In quel momento, infatti, sia i futuri Warrior che i Kiss si dividevano lo stesso management, nelle mani di Bill Aucoin.
Vincent si rivelerà per gli Warrior un ottimo compositore nonché abile chitarrista tanto che gli altri tre componenti, impressionati dalla sue capacità, decisero di spostarsi armi e bagagli in quel di Los Angeles, città nella quale Cusano risiedeva.
L’entusiasmo a mille scaturito fra i quattro musicisti nella città degli angeli li porta a comporre e registrare come ossessi presso il famoso Record Plant destando parecchio interesse negli emissari della CBS. Tutto pareva andare per il meglio quando Vincent venne letteralmente scippato agli Warrior da parte dei Kiss per sostituire Ace Frehley e dar vita a Creatures of the Night, l’ultimo loro album dell’epoca da pitturati.
Presi in contropiede, Waldo e Shea si diedero da fare sin da subito dopo la dipartita di Cusano per approdare agli Alcatrazz di Graham Bonnet e Yngwie J. Malmsteen.
The Complete Sessions racchiude tutto quanto sarebbe potuto essere ma poi non è stato sotto forma di demo, comprese varie sessioni di prova. Alcune delle tracce coinvolte vennero già pubblicate nel 2017, in prima battuta, in un’altra uscita postuma. Così come scritto a chiare lettere nella terzultima pagina del booklet, la resa sonora generale è quella che è, nonostante siano stati fatti tutti i tentativi tecnici per migliorare la situazione, senza mutarne la caratteristica originaria. Realtà confermata appieno dopo l’ascolto, tanto che alcuni estratti possono essere tranquillamente definiti come “testimonianze”, come si è usi fare in casi del genere, anche se di valore.
Molti dei pezzi ricompresi dentro il lavoro griffato Hear No Evil Recordings, qui ancora in versione demo, grezzi e non rifiniti, risplenderanno appieno e diverranno effettivamente possenti e roboanti fra i solchi di Vinnie Vincent Invasion, ma si tratta decisamente di un’altra storia. Qualche nome? “Boyz are Gonna Rock”, “Back on the Streets”, “No Substitute”.
Warrior, The Complete Sessions: per Cusano ultras e completisti Kiss maniac.
Stefano “Steven Rich” Ricetti