Recensione: The Conjuration By The Fire

Di Angelo D'Acunto - 3 Giugno 2008 - 0:00
The Conjuration By The Fire
Band: Orne
Etichetta:
Genere: Prog Rock 
Anno: 2006
Nazione:
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84

La creatura Orne prende vita nel tardo 1995, quando Peter Vicar (Reverend
Bizarre
) decide di dare il suo personale tributo a gruppi del calibro di Van Der
Graaf Generator
, Black Widow, King Crimson, Genesis e
Pink Floyd. Un sound di
matrice prog rock anni ’70 quindi, però rivisto in una versione più darkeggiante
e malinconica con l’innesto di elementi doom e folk. I compagni di viaggio sono
i restanti membri della band madre Reverend Bizarre, ovvero Sir Albert
Witchfinder
alla voce ed Earl Of Void alla batteria, con in più l’aggiunta di alcuni
elementi provenienti dall’underground finlandese. Il progetto, dopo una serie di demo-tape,
viene momentaneamente accantonato per poi rivedere la luce nell’anno 2006 con il full-length
The
Conjuration By The Fire
, uscito in Europa per l’italiana Black Widow Records.

“Mumbled tales of the weird rites and
godless revels of bygone years in the ancient
hall gave to me a new and potent interest
in the tomb, before whose door
I would sit for hours at a time each day.”
H.P. Lovecraft (The Tomb, 1917)

Tematiche magiche, oscure e depressive prendono il possesso di ogni singola
traccia contenuta all’interno di The Conjuration By The Fire. I testi, prendono spunto principalmente dai racconti di
H.P. Lovecraft, così come il monicker del gruppo che si ispira alla figura di
Simon Orne, personaggio tratto da Il Caso Di Charles Dexter Ward. Se il sound
dei Reverend Bizarre è caratterizzato da atmosfere pesanti e soffocanti,
gli
Orne invece si spingono verso territori più sognanti che rendono l’ascolto pari ad un
viaggio mentale verso mondi sperduti e senza tempo. A guidare la lenta
processione c’è sempre la voce di Albert; oscura, drammatica e terribilmente
evocativa grazie ad un cantato caldo e profondo.
Il viaggio ha inizio con In The Vault, intro caratterizzata da un breve recitato
ad opera di Patrick Walker (Warning), una vera e propria invocazione che fa da
preludio per A Beginning; traccia che scorre lenta e delicata su un tappeto
sonoro ricreato dai leggeri arpeggi delle chitarre, interrompendosi
successivamente per lasciare spazio ad
accelerazioni improvvise che spezzano di poco quell’alone di magia surreale che resterà una costante durante lo scorrere di tutta la tracklist. Il
lento pulsare del basso di Antti Fredriksson introduce la successiva
Anton
,
brano che si posa delicatamente sui riff ossessivi delle chitarre di Pekka
Pitkälä
e Peter Vicar che di tanto in tanto lasciano spazio agli ottimi
inserimenti del sassofono Jussi Lisko. La traccia successiva vede
mettersi in risalto un altro strumento a fiato (suonato sempre da Lisko);
è infatti il suono magico di un flauto ad introdurre la sognante Island Of
Joy
, dotata di un refrain melodico, ipnotico ed emozionante. Se la
splendida Frontline Dreams risplende in tutta la sua bellezza
fatta di melodie nostalgiche in cui la vera protagonista è la voce di
Albert
, più ispirata ed evocativa che mai, la successiva Opening By
Watchtower
si mette in mostra inizialmente per le sue atmosfere distese
e allo stesso tempo inquietanti, per poi sfogarsi successivamente in una vera e
propria danza su ritmiche terzinate dal netto sapore folk. La chiusura del disco
è affidata alla lunghissima Lightouse; è qui che tutti gli
strumenti si fondono in un tutt’uno e danno vita ad un susseguirsi di emozioni
che restano sempre a cavallo fra il malinconico e il sognante.

Affascinante. Non esistono altri aggettivi per descrivere questa prima
creatura degli Orne. La band finlandese è riuscita a comporre un lavoro
che si fonda sì su basi nettamente prog rock, ma in questo caso la sua forma
originaria viene mutata fino a dare alla luce un originale ibrido fra prog, doom
e folk. In fin dei conti, The Conjuration By The Fire è un viaggio
che, nonostante la sua lentezza soffocante, risulterà essere piacevole anche
all’orecchio di chi non ha così tanta familiarità con questo tipo di atmosfere.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

Tracklist:

01 In The Vault
02 A Beginning
03 Anton
04 Island Of Joy
05 Frontline Dreams
06 Opening By Watchtower
07 Lighthouse

Line Up:

Albert Witchfinder: Vocals
Pekka Pitkälä: Lead Guitars
Peter Vicar: Guitars
Pirkka Leino: Organ, Piano
Jussi Lisko: Soprano Saxophone, Flute
Antti Fredriksson: Bass Guitar
Earl Of Void: Drums

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