Recensione: The Darkness

Di Alessandro Calvi - 12 Marzo 2008 - 0:00
The Darkness
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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62

I Dawn of Solace sono una sorta di side-project dei Before the Dawn. Tutto nasce quando Tuomas Saukkonen, rimasto solo e unico componente della band al tempo dell’uscita del terzo album “The Ghost”, comincia a scrivere molte più canzoni di quelle necessarie alla nuova uscita, song anche piuttosto diverse e variegate fra loro. L’idea è quindi quella di riversare quei brani più melodici e particolari in un nuovo progetto, nascon così i Dawn of Solace. Nuovo gruppo, ma pur sempre one-man-band di Tuomas come i precedenti (e tutt’ora esistenti) Before the Dawn.

“Dying Daylight” è una curiosa intro composta quasi esclusivamente di eco che si inseguono e si rispondono in stereofonia dalle casse dello stereo. Molto evocativa, ma dopo un po’ vagamente soporifera. E’ con “Wings of Darkness Attached On the Children of the Light” che inizia realmente il disco. Un breve passaggio di chitarra acustica lascia spazio a chitarre elettriche, basso, batteria, tastiere e voce in growl. I ritmi son sostenuti e il sottofondo delle tastiere crea melodie sinfoniche e accenni elettronici. La voce si alterna tra il growl delle parti più pesanti e il clean nei momenti più lenti ed epici.
Caratteristiche, quelle della seconda traccia, che si ripresentano anche nella terza “I Was Never There” (e che in generale son comuni un po’ a tutto il disco). In particolare richiama l’attenzione l’importanza data alla melodia in queste composizioni che, per quanto violente e veloci, mantengono sempre un filo conduttore, un’atmosfera, impossibile da non notare.
Meritevole di nota la quinta “I Was Chaos, I Was Destruction”, brano tra i più veloci e aggressivi del platter, anche grazie al particolare ritmo molto coinvolgente. Inizia quasi come una ballad invece la successiva “Winter Song”. Chitarra acustica e voce pulita per un brano triste e lieve, purtroppo lungo solo poco più di 2 minuti, sicuramente una delle migliori proposte di questa tracklist.
Torniamo nei paraggi della quinta traccia con la settima “Wrath of Gods Amongst Us”, un brano quindi aggressivo e veloce che ci presenta la faccia più violenta dei Dawn of Solace. A chiudere una outro strumentale molto melodica, a base di chitarra acustica e tastiere, che in parte ricorda l’intro per il vago effetto eco.

Tuomas, nella veste di questi nuovi Dawn of Solace realizza un disco sicuramente ben scritto, ben suonato e ben realizzato. Un album dotato anche di uno spiccato gusto per la melodia, ma che sembra non avere quel qualcosa in più in grado di fargli fare il salto decisivo. Il risultato è quindi un cd molto piacevole, più delle ultime uscite a nome Before the Dawn, che si lascia ascoltare e ri-ascoltare senza annoiare, ma a cui manca lo spunto decisivo per diventare una di quelle uscite degne di essere ricordate a lungo.

Tracklist:
01 Dying Daylight
02 Wings of Darkness Attached On the Children of the Light
03 I Was Never There
04 Dead Air
05 I Am Chaos, I Am Destruction
06 Winter Song
07 Wrath of Gods Amongst Us
08 Avalanche

Alex “Engash-Krul” Calvi

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62