Recensione: The Dawn of Time
La carriera artistica di George Bellas inizia all’età di sette anni, quando, sotto la supervisione del padre, imbraccia per la prima volta una chitarra acustica. Dopo vari anni passati a suonare nei circoli underground locali, George nel 1996 viene messo sotto contratto dalla Shrapnel Records di Mike Varney, con la quale, a distanza di un anno, pubblica il primo lavoro solista, intitolato Turn of The Millennium. Nel 1998 è invece la volta del secondo full length ufficiale, dal titolo Mind Over Matter, a cui fa seguito una lunga pausa che ha termine solamente nel 2004, anno in cui vede la luce il terzo disco, dal titolo Venomous Fingers, edito da Lion Music. A solo un anno di distanza dal pretenzioso Step into the Future, quinto studio album targato George Bellas, vede ora la luce la sesta fatica del guitar hero statunitense, intitolata The Dawn of Time, data alle stampe nel mese di luglio 2010 sotto l’egida della finnica Lion Music.
Album abbastanza poliedrico e di difficile assimilazione, questo The Dawn of Time rimane ben ancorato a coordinate stilistiche a metà strada tra metal neoclassico, progressive e hard rock (a cui si aggiunge inoltre un pizzico di elettronica), per un lavoro caratterizzato da lunghi segmenti solistici, ritmiche dal chiaro sapore hard n’heavy e grandi aperture melodiche. Protagonista assoluto del disco può sicuramente essere considerato il polistrumentista George Bellas, qui impegnato nella molteplice veste di chitarrista, bassista, tastierista, nonché produttore e principale compositore di tutti i pezzi proposti. Al suo fianco troviamo il solo Marco Minnemann, batterista tedesco ben noto al grande pubblico per la sua intensa attività in qualità di session-man, che già aveva collaborato con il chitarrista statunitense alla realizzazione di un paio di release passate. A differenza del precedente Step into the Future, che era composto da una sola (mastodontica) traccia di ben settantacinque minuti di lunghezza, questo nuovo lavoro del guitar hero californiano presenta la bellezza di diciannove canzoni (per un minutaggio complessivo che si attesta intorno agli ottanta primi di durata) completamente strumentali, piuttosto variegate a livello di sonorità e che mettono in evidenza un bagaglio tecnico davvero di prim’ordine. Ciò nonostante i brani qui proposti convincono solo in parte, risultando a tratti estremamente ripetitivi, scarsamente ispirati e con poche idee effettivamente interessanti. Pezzi come ad esempio l’opener Cyclone, la neoclassica Carbon Creature oppure la funambolica Primordial Atom non riescono in alcun modo a fare presa sull’ascoltatore, perdendosi di continuo tra fraseggi un po’ troppo ripetitivi e stucchevoli cascate di note fini a sé stesse. Le cose vanno senz’altro meglio quando il chitarrista californiano abbandona i tecnicismi forzati a beneficio di atmosfere più suggestive ed emozionanti, come nel caso della lenta e struggente Voyage to Triangulum, gradevole ballad che ha dalla sua una serie di melodie davvero efficaci, dell’ariosa Suns of Andromeda, oppure della tecnica e sperimentale Seeding the Universe.
In definitiva, ci troviamo al cospetto di un disco nel complesso più che sufficiente, decisamente valido sotto il profilo prettamente esecutivo, ma che presenta varie lacune per ciò che concerne invece il songwriting: le canzoni proposte in questo The Dawn of Time nella maggior parte dei casi appaiono infatti un po’ troppo ripetitive, eccessivamente piatte e in alcuni frangenti davvero poco incisive, per un disco che, anche a causa di un minutaggio un po’ troppo elevato, non riesce mai a decollare. Un’uscita piuttosto trascurabile quindi, nella speranza che, con il prossimo lavoro, il buon George Bellas possa tornare su livelli qualitativi decisamente migliori.
Lorenzo “KaiHansen85” Bacega
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Tracklist:
01. Cyclone
02. Seeding The Universe
03. Let There Be Light
04. The Dawn Of Time
05. Machine Man
06. Voyage To Triangulum
07. Mysterious Light
08. Mystical Dream
09. Glimmering Stardust
10. Electromagnetic
11. Genesis Of Life
12. Carbon Creature
13. Suns Of Andromeda
14. We Are Not Alone
15. Nightmare Awoken
16. Primordial Atom
17. Metropolis
18. Always At My Side
19. The Angels Are Calling
Line Up:
George Bellas – Guitars, Bass. Keyboards
Marco Minnemann – Drums