Recensione: The Dawning Of Dystopia

Di Daniele D'Adamo - 11 Giugno 2011 - 0:00
The Dawning Of Dystopia
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Genere:
Anno: 2011
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70

Che l’andamento attuale del mercato discografico presenti un’impennata in corrispondenza del metal/death-core è un dato di fatto ormai assodato. Oltre alla grande quantità di band che, soprattutto da oltreoceano, hanno invaso la scena internazionale con i loro lavori bisogna considerare, anche, che ci sono ensemble che, apparentemente, non hanno fatto nessuna fatica per segnare il loro primo contratto discografico.

Quest’ultimo, è il caso degli statunitensi Ruled By Reason che, con “The Dawning Of Dystopia”, si mettono in gioco senza aver inciso null’altro se non un demo di tre tracce agli albori (2008) della loro peraltro breve carriera. E si mettono in gioco con coscienza, poiché la The Execution Kollective Records non è certo l’ultima arrivata, nel settore delle etichette specializzate, e anche perché il CD è stato registrato, missato, masterizzato e prodotto (con l’ausilio di Matt Tarach, chitarrista della band) da Noah Buchanan presso i Brainchild Recording Studios di Cleveland. Il tutto, condito dall’efficace artwork di Tom Faraci, grafico assai noto nell’Ohio. Un piglio professionale sin da subito, insomma, da parte dei Nostri.

Piglio professionale evidenziato innanzitutto – e per fortuna – dall’innegabile bravura che il quintetto di Cleveland possiede quando si mette in moto con la musica. Una bravura che fa pensare a un retroterra culturale di estese dimensioni sia tecniche, sia artistiche; abbracciante vari stili anche opposti come intensità sonora quali l’heavy (incipit di “Dr. Jekyll Sleeps Alone Tonight”) e il technical death metal (“To Rise Above”). Jason Dean e compagni sono subito riusciti a fissare stabilmente il loro approccio al genere con uno stile ben delineato nella sua mista identità, formata dal metalcore e dal deathcore miscelati assieme in ugual misura per un risultato discretamente valido dal punto di vista della personalità artistica, ma non particolarmente originale. Il sound dell’insieme dell’Ohio è poderoso, duro, massiccio; tuttavia bagnato con insistenza nelle melodie tipiche, soprattutto nei cori, dei capostipiti del metalcore (As I Lay Dying) o addirittura dello sludge (Devil Sold His Soul). A confinare questo sound ci sono terribili stop’n’go (“To Rise Above”) e brucianti accelerazioni (“Within These Memories”).

La disposizione strumentale all’interno del suono dei Ruled By Reason è comunque classica nella sua conformazione: le chitarre sfornano riff a profusione erigendo senza difficoltà il famigerato ‘wall of sound’ nelle sue proporzioni più grandi non mancando, a dispetto di ciò, di brillare durante i soli; il basso e la batteria formano una sezione ritmica dal tremendo impatto sonoro, sempre nel rispetto della massima varietà ritmica possibile. Jason Dean esegue la sua parte a pieni polmoni, alternando growling (di più) e screaming (di meno) per una prestazione vocale senza infamia né lode, tuttavia perfetta per il genere.

Dopo l’intro dal sapore hawaiano, che altri non è che la title-track, “We Met Destruction” mostra subito il lato migliore del combo americano: la capacità di scrivere ritornelli accattivanti, assai semplici ma allo stesso tempo ugualmente ficcanti. Una caratteristica, questa, che, però, non è sfruttata così spesso come si dovrebbe; lasciando per ciò un po’ di amaro in bocca agli appassionati delle melodie metalcoriane. Ovviamente non si può sapere se si tratta di un limite intrinseco al songwriting di Matt Tarach e soci oppure di una scelta voluta. Il coro “Dr. Jekyll Sleeps Alone Tonight” riporta alle linee malinconiche dei già citati Devil Sold His Soul. Ottimo sotto ogni punto di vista il solo di chitarra. “Look To The Stars” propone nuovamente un coro decisamente riuscito, ricco di profondità e, ancora, un po’ triste. Saltano di nuovo sugli scudi le chitarre, con i loro luccicanti ricami e orpelli preziosi. Melodia e breakdown caratterizzano la lunga “Within These Memories”, forse l’esempio migliore d’ibridazione metal/death-core. L’apertura di “The Last Prophecy”, lenta e sinuosa, fa rifiatare prima dell’immersione nel suo iper-barico mid-tempo. A chiudere l’album ci pensa “Dorsia” che, con il suo drammatico incedere e le sue divagazioni ritmiche, mostra nuovamente le buone potenzialità artistiche del quintetto a stelle e strisce.    
 
“The Dawning Of Dystopia”, per terminare, è un’opera nel complesso discreta; che ci può stare, per un acquisto. Il guaio è che di gruppi come i Ruled By Reason ce ne sono tanti. Anzi, troppi. Rispetto alla massa, tuttavia, qualche barlume di talento artistico che, una volta esploso, possa portarli in alto, c’è.
   
Daniele “dani66” D’Adamo

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Track-list:
1. The Dawning Of Dystopia 1:46     
2. We Met Destruction 3:50
3. Dr. Jekyll Sleeps Alone Tonight 6:26     
4. Look To The Stars 6:39
5. Within These Memories 7:57
6. The Last Prophecy 5:33     
7. To Rise Above 5:17     
8. Dorsia 5:09                   

All tracks 42 min. ca.

Line-up:
Jason Dean – Vocals
Brian Montgomery – Guitar
Matt Tarach – Guitar
Chris Glavac – Bass Guitar
Sam Newman – Drums
 

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