Recensione: The Enemy Within
Davvero una lieta sorpresa ed un ottimo album il disco d’esordio dei CODE, band composta da elementi svedesi ed americani dedita ad un AOR di esemplare fattura e briosità, giocato su partiture brillanti e mai statiche che scomodano paragoni illustri con pesi massimi del calibro di Survivor, Pride Of Lions e The Storm, mantenendo però, anche un ben definito aspetto “pomposo” e vagamente progressivo tale da chiamare in causa ulteriori giganti del rock melodico come Magnum, Cannata e Radioactive.
Un pregevole misto, in buona sostanza, tra il calore più passionale ed avvolgente dell’AOR americano e le scattanti melodie dello scandi-rock di alta classe.
Eccellenti le doti artistiche dei membri del gruppo, per lo più sconosciuti al grande pubblico, tuttavia in grado di reggere il confronto con qualsivoglia grande personaggio della scena.
Sherwood Ball ad esempio, di professione cantante (ma anche attore e compositore), è una autentica rivelazione per bravura ed espressività: Jimi Jamison, Kevin Chalfant, Steve Perry e più limitatamente, Peter Gabriel, sono nomi che possono in qualche modo dare una idea dell’impostazione vocale del singer americano, perfetto in ogni frangente e splendidamente a proprio agio su tonalità così eleganti e raffinate.
Ola Af Trampe è invece un chitarrista dotato di buon gusto ed ottima classe, paragonabile come stile a Denander e Thompson, mentre Anders Rydholm, l’elemento di maggior spicco presente in formazione (eccezion fatta per Greg Bissonette, ospite di lusso alla batteria che davvero non necessita di presentazioni) grazie ai propri trascorsi con i Grand Illusion, è da tempo riconosciuto come uno dei musicisti meglio preparati ed abili nell’ambito del rock scandinavo.
Ma è l’impasto sonoro, davvero ben confezionato e prodotto, a suscitare le impressioni più positive e i maggiori apprezzamenti.
Gustose e di grande impatto le soluzioni stilistiche scelte, l’arricchimento scenografico delle singole tracce e la loro presentazione, ricolma di effettistica, inserti di tastiera ed attimi ad ampio respiro utili a conferire un aspetto ancora più cromato ed elegante alla selezione di brani, che in tal modo si rivelano essere un concentrato di tecnica e melodia realmente di primissimo piano.
Presentando canzoni così ben congeniate quali la title track, ‘In The Shadows’, ‘Sign Up For Love’, ‘Alive’ e ‘Uninvited Guest’, per non citare la grandiosa ballad ‘How Do We Stay In Love’ (Survivor ai massimi livelli), è sinceramente impossibile non trarre una impressione assolutamente positiva e favorevole da ‘The Enemy Within’, disco d’esordio di una band esemplare in grado di creare un gioiello AOR di stupenda raffinatezza, prima grande rivelazione in campo melodico del 2007.
Inutile dilungarsi troppo, in fondo.
Il coro stupendo e la melodia stellare della conclusiva ‘Sworn To Silence’, vero sunto del migliore rock adulto di derivazione americana, valgono da soli il prezzo del biglietto.
Per gli AOR maniacs un disco imperdibile, da ascoltare e riascoltare, cogliendo ad ogni passaggio un particolare in più sfuggito a quello precedente.
Bel modo di iniziare l’anno.
Tracklist:
01. The Enemy Within
02. Sign Up For Love
03. Home Away From Home
04. In The Shadows
05. How Do We Stay In Love
06. My Time
07. Alive
08. Uninvited Guest
09. How Can I Change The World
10. Flying High
11. Sworn To Silence
Line Up:
Sherwood Ball – Voce
Ola af Trampe – Chitarra
Anders Rydholm – Basso / Chitarra / Tastiere
Special guest:
Greg Bissonette – Batteria