Recensione: The Ep Session 2007 – 2008
Estate 2009.
Dopo vent’anni di carriera, nove album in studio, sette dal vivo, ventidue singoli e due dischi d’oro, si chiude la storia dei Thunder, una delle migliori e più significative hard rock band d’oltremanica, pervicace portabandiera del suono vigoroso, elettrico e ricco di vitalità, caratterizzato dai tratti tipicamente americani ostentati con orgoglio a dispetto dei natali britannici.
Mai parco d’energie o protagonista d’inutili banalità, il combo condotto dagli inossidabili Danny Bowes, Luke Morley, Ben Matthews e Gary ‘Harry’ James, anche per il commiato dai propri fan sceglie una strada di classe e valore artistico, rilasciando, in contemporanea con il tour d’addio in via di conclusione proprio in questi giorni (ultima data, 1 agosto a Knebworth), una gradevolissima raccolta di pezzi originariamente editi a cavallo tra il 2007 ed il 2008 in una serie d’EP (“The Joy Of Six”, “Six Of One” e “Half A Dozen Of The Other”), reperibili sinora solo attraverso il mailorder del sito ufficiale.
“The Ep Session 2007 – 2008”, completa in tal modo la panoramica sulla produzione del gruppo inglese offrendo, in un’unica soluzione, la possibilità di integrare la discografia con una serie di brani inediti ed estratti live dal valore piuttosto pregevole, perfettamente in linea con il buon livello raggiunto negli ultimi tre full length, ed in pieno stile Thunder.
Come da copione, bilanciato tra ruvide e polverose melodie hard rock e ballate di notevole ispirazione, il disco si presenta ben assortito e ricco di spunti d’interesse, ad iniziare dal trio di testa “Survivor”, “Yesterday News” e “Chain Reaction”, tracce davvero riuscite e dai ritornelli immediati, che ben s’identificano con il taglio spigoloso, virile ma sempre orecchiabile tipico dei Thunder.
Quattro pezzi dal vivo, tra i quali spicca la sontuosa “Like A Satellite”, qualche slow di classe (le ottime “I Believe”, “So Sad Today” e “Only You Can Make Me Cry”) ed un restante nucleo di canzoni di grande scorrevolezza – un po’ acustiche (“See My Baby Walking” e la naked version di ”Yesterday’s News”) ed un po’ elettriche – portano a sedici il computo complessivo dei brani, per oltre un ora di ottima musica che ben rappresenta lo stato dell’arte di Bowes e soci, compagine che ha fatto delle suggestioni blues e rock, arricchite da un pizzico di selvaggio country, uno stile inconfondibile e per molti versi unico.
Compendio esaustivo di una brillante carriera, il percorso musicale si compie impreziosendosi di tutte le sfumature caratteristiche del songwriting del quintetto, mettendo inoltre in evidenza la ruvida e verace anima bluesy-rock, sempre ben enfatizzata dalle aspre vocals di Bowes e dalle asce di Morley e Matthews, al solito, assecondati dal pulsare della batteria del mefistofelico e beffardo James accompagnato, come accaduto negli ultimi capitoli, dal fido Chris Childs al basso.
Omaggio doveroso e tributo a venti primavere d’onoratissima militanza, “The EP Session” è dunque un acquisto imprescindibile per fan, collezionisti ed estimatori della band britannica che tra questi microsolchi potranno reperire, un’ultima volta ancora, tutta l’intensità e l’energia di una delle migliori compagini dedite al puro hard rock di sempre.
Un addio o un arrivederci. Solo il tempo lo dirà.
Per ora, per tutti questi anni di buona musica, semplicemente, grazie.
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Tracklist:
01. Survivor
02. Yesterday News
03. Chain Reaction
04. Midlife Crisis
05. Dirty Dream (Live)
06. What A Beautiful Day (Live)
07. Make My Day
08. Bette Davis Meltdown
09. I Believe
10. Last Man Standing (Live)
11. Like A Satellite (Live)
12. See My Baby Walking
13. So Sad Today
14. Only You Can Make Me Cry
15. Yesterday’s News (Naked Version)
16. I Believe (Missionary Position Version)
Line Up:
Danny Bowes – Voce
Luke Morley – Chitarra
Ben Matthews – Chitarra / Tastiere
Chris Childs – Basso
Harry James – Batteria
