Recensione: The factory of apocalypse

Di Claudio Casero - 30 Giugno 2006 - 0:00
The factory of apocalypse
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Anno: 2006
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80

Gli Story of Jade, band proveniente dalla Toscana e composta da Bapho Matt (?!?!?) (voce e basso), Poxifer (chitarra e voce), Andy Gore (chitarra) e Yndy T. Witch (batteria), ci propone il loro primo demo intitolato “The factory of apocalypse”. La band definisce il proprio sound “Estreme Horror Heavy Metal”, una definizione un po’ arzigogolata che tutto sommato si adatta al sound della band.

La musica degli Story of Jade è un miscuglio ben strutturato tra thrash europeo che prende notevoli spunti dai Kreator e metal classico con qualche puntata nel death metal; i testi trattano quasi esclusivamente di situazioni horror/comico tipico di certi film di “serie B” degli anni ’80.
La titletrack “The factory of apocalypse” parte nei migliori dei modi con un sound thrash molto veloce e potente che prende spunto dai maggiori “idoli” del genere pur mantenendo una propria personalità; riff ultradistorti e cadenzati accompagnano cavalcate di doppia cassa unite ad una voce marcia al punto giusto che riesce a risultare sempre capibile. Unica pecca del brano è il suono della batteria; in alcuni frangenti, infatti, sembra che Yndy suoni una pentola o un fustino di detersivo!
Decisamente più interessante è “S.o.S. (Sons of Satan), brano che presenta notevoli cambi di tempo ed un ritornello che rimane in mente fin da un primo sommario ascolto pur non essendo banale. All’interno della canzone spiccano soprattutto i cori polifonici oserei dire quasi alla Manowar che si adattano perfettamente al tappeto musicale creato dagli strumenti.
Con “My vein” ci spostiamo verso sonorità decisamente più cupe e vicine al death metal rese veramente interessanti da una voce inquietante ed estremamente espressiva che riesce a dare il meglio di sé nelle parti più lente. Bello anche il coro, ma sinceramente stona un po’ con il resto del brano.
Il demo si chiude con “Devil divine”, il brano meno digeribile di tutto il lavoro e il meno originale; il sound della canzone è preso infatti pari pari dai Testament comprese alcune linee vocali. Si passa da un thrash “american style” ad un death metal claustrofobico ed estremamente lento alla Sex Feet Under per poi viaggiare verso lidi heavy metal. L’idea di accostare tutti questi generi è encomiabile, ma, in questo caso, il brano non convince del tutto.

Questo “The factory of apocalypse” è un ottimo biglietto da visita per gli Story of Jade che riescono a creare un sound particolarmente personale senza evidenti cadute di stile o di ritmo. All’interno del demo troviamo momenti migliorabili, ma nel complesso posso asserire che si tratta di una prova convincente della band. Consiglio a tutti questo lavoro che potrebbe risultare piacevole anche a coloro che di solito non ascoltano il genere.

TRACKLIST
1. Intro (Inside the factory)
2. Factory of apocalypse
3. S.o.S. (Sons of Satan)
4. My vein
5. Devil divine

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