Recensione: The Fatal Feast
Al momento, la proposta musicale dei Municipal Waste è quanto di più efficace e valido si posso produrre in ambito thrash-core. Il quartetto, capitanato dall’indiavolato Tony Foresta, è nuovamente protagonista con questa inedita pubblicazione, “The Fatal Feast”. Ci domandiamo ancora una volta, come si possa riuscire, pur ricaldando fedelmente le orme dei maestri del passato come D.R.I., ma ancora più, Nuclear Assault, a proporre un sound così efficace, diretto, ricco di personalità come ascolterete in questi sedici brani, da Waste in Space a Residential Disaster. Noi un’idea l’abbiamo.
Sarebbe, infatti, troppo facile affermare che, copiando pari pari il sound di capolavori come “Crossover” o “Survive”, rispettivamente album pubblicati dai citati D.R.I. e Nuclear Assault, si possa far godere gli amanti della scena. Certo, si potrebbe attrarre l’attenzione dei neofiti, ma i ferrati non ci cascherebbero. Anche perché, di band che compongono thrash-core, al momento, ne è pieno il mondo. Così come sono tornati alla luce i grandi gruppi del passato, coloro che furono relegati all’ombra dei grandi capolavori dei precursori immortali della bay area e di New York (leggasi The Big 4 con l’aggiunta di Testament, Exodus, Overkill… almeno, per non volersi spingere oltre con la lista!). Ma allora, cos’è che colpisce così tanto l’attenzione? Cos’è che rende così vero, efficace, così puro il sound dei Municipal Waste? Noi siamo certri che se i quattro di Richmond, Virginia, non fossero nati oggigiorno, sarebbero stati comunque dei maestri indiscussi del genere, anche a cavallo tra anni ottanta e novanta. Non è ipotizzabile che senza un’attitudine innata, senza aver stampato nel DNA il codice genetico del thrash metal, si possa cacciar dal cilindro queste sedici piccole magie.
“The Fatal Feast” è attitudine pura; è ferocia quanto basta per scatenare un vero e proprio inferno musicale. Viene spontaneo affermare ciò anche perchè, presi in cosiderazione i colleghi più affermati, i Municipal Waste emergono a livello qualitativo sopra ogni altra pubblicazione contemporanea in ambito thrash-core. Balzano alla mente i sopravvalutati Toxic Holocaust come gli straordinari Warbringer, Bonded By Blood, Evile, Gama Bomb… che, nel bene o nel male, chi più e chi meno, rappresentano degnamente la memoria storica della generazione che molti anni fa diede impulso alla scena, onorandola di nuove e brillanti sfumature compositive. Ecco quindi che rientrano prepotentemente in gioco l’hard core, il punk… lo speed metal, il thrash più canonico. Ma non è ancora abbastanza perché “The Fatal Feast” propone ritmiche sparate al ritmo d’una mitragliatrice, un cantato violento ed aggressivo e adotta melodie accattivaneti ed acide chea rrivano dritte dritte al cervello, spingendolo sull’inerzia dell’headbanging più sfrenato. Il tutto contentrato non oltre i tre minuti per pezzo. Considerato l’effetto distruttivo, vi aspetta una sanguinosa battaglia!
È così che i Municipal Waste appaiono sempre più intransigenti, sempre più arroganti nel ripescare dal passato l’aspetto più comunicativo e diretto del thrash-core, così come ci avevano abituato i Nuclear Assault, ancor più dei colleghi dediti al crossover. I quattro potranno essere contenti, come storcere il naso, ma non è errato parlare dei nostri come i ‘Nuclear Assalut del ventunesimo secolo’. E non lo affermiamo con piglio ironico, ma con l’onore per chi ha quasi eguagliato il maestro…
Nicola Furlan
Tracce:
01. Waste in Space – 00:57
02. Repossession – 02:25
03. New Dead Masters – 02:48
04. Unholy Abductor – 01:19
05. Idiot Check – 02:11
06. Covered in Sick/The Barfer – 03:10
07. You’re Cut Off – 01:14
08. Authority Complex – 02:22
09. Standards and Practices – 03:01
10. Crushing Chest Wound – 02:30
11. The Monster With 21 Faces – 01:48
12. Jesus Freaks – 02:24
13. The Fatal Feast – 03:09
14. 12 Step Program – 01:35
15. Death Tax – 02:51
16. Residential Disaster – 04:00
Durata: 38 minuti ca.
Formazione:
Ryan Waste: Chitarra, voce
Tony Foresta: Voce
Land Phil: Basso, voce
Dave Witte: Batteria
