Recensione: The Final Experiment – Special Edition

Band: Ayreon

Past

Etichetta:

Genere:

Anno: 2005

Nazione:

Scopri tutti i dettagli dell'album

95

E’ della Inside Out l’oculata iniziativa di riproporre il disco che nel 1995 iniziò la fortunata storia degli Ayreon di Arjen Anthony Lucassen. Oculata perché dopo il gran successo di The Human Equation i fan hanno pensato bene di documentarsi sul progetto del polistrumentista olandese, per scoprire che nell’armadio si celano tanti altri gioielli, qualcuno di difficile reperibilità.
“The Final Experiment” rimane per chi scrive ancora il top della produzione Ayreon, un disco stratosferico, per il quale vi rimando alla recensione che pubblicai tempo addietro.

La speciale edizione celebrativa del decimo anniversario dell’album consta di due CD, il primo dei quali è esattamente l’album originariamente edito dalla Transmission Records nel ’95, non si tratta dunque di remaster, ed è anche per questo che non ho nulla da aggiungere a quanto scrissi nella recensione. E’ il secondo disco la vera chicca di questa edizione, una riproposizione in chiave semi-acustica dei brani più rappresentativi dell’opera originale, ri-registrati da una lineup completamente diversa, fatta eccezione per un paio di nomi.
Si parte con “Dreamtime”, originariamente interpretata da Edward Reekers (Kayak), qui riproposta da Astrid van der Veen (Ambeon, The Endorphins) in toni magici ed evocativi, come d’altro canto avverrà per tutte le composizioni.
Segue “Eyes Of Time” con Ruud Houweling (Cloud Machine), già interprete di “The Charm Of The Seer”, quindi “The Accusation”, con Rodney Blaze, cantante pop danese, a prendere il posto che fu di Robert Soeterboek dei Wicked Sensation, fino a giungere alla straordinaria voce di Esther Ladiges (Entropy) in “Ye Courtyard Minstrel Boy”, che stravolge l’interpretazione di Ian Parry (Elegy) in stile Lana Lane… Davvero magica.
“Sail Away To Avalon” era stato il brano simbolo di “The Final Experiment”, e nella reinterpretazione di John JayCee Cuijpers (Cooper Inc.) perde qualcosa in epicità rispetto alla versione cantata da Barry Hay (Golden Earring). Per “Nature’s Dance” è lo stesso Lucassen a lasciare il posto a Peter Daltrey (Kaleidoscope), mentre “Waracle” vede avvicendarsi dietro il microfono Jan van Feggelen (nella versione originale) e Marcella Bovio dei messicani Elfonia (nella versione semiacustica). “Merlin’s Will” è cantata da Irene Jansen dei Karma, ‘supplente’ Leon Goewie dei Vengeance, e ancora una volta si punta alle atmosfere incantevoli delle voci femminili; tocca alla misteriosa Valentine (pianoforte su tutti i brani) chiudere con “The Charm Of The Seer”, prendendo il posto di Lucie Hillen.

Cantanti sconosciuti o quasi, per non parlare degli strumentisti, tutti coinvolti da Lucassen nel progetto Ayreon, con l’intenzione forse di lanciarli verso il successo con altre band che potrebbero accorgersi di loro grazie a questa riedizione.
La “10th Anniversary Edition” è un must per i fan che hanno già la prima edizione, ma ancora di più per chi ancora non avesse mai ascoltato il debut degli Ayreon, forse uno dei pochi fulgidi esempi di Prog Metal genuino ed emozionante.

Tracklist:

CD 1

1. Prologue
1. The Time Telepathy Experiment
2. Overture
3. Ayreon’s Quest
2. The Awareness
1. The Premonition
2. Dreamtime (Words Become A Song)
3. The Awakening
3. Eyes Of Time
1. Eyes Of Time
2. Brainwaves
4. The Banishment
1. A New Dawn
2. The Gathering
3. The Accusation
4. The Banishment
5. Oblivion
5. Ye Courtyard Minstrel Boy
6. Sail Away To Avalon
7. Nature’s Dance
8. Computer-Reign (Game Over)
9. Waracle
10. Listen To The Waves
11. Magic Ride
12. Merlin’s Will
13. The Charm Of The Seer
14. Swan Song
15. Ayreon’s Fate
1. Ayreon’s Fate
2. Merlin’s Prophecy
3. Epilogue

CD 2

1. Dreamtime
2. Eyes of Time
3. The Accusation
4. Ye Courtyard Minstrel Boy
5. Sail Away to Avalon
6. Nature’s Dance
7. Waracle
8. Merlin’s Will
9. The Charm of the Seer