Recensione: The Fragile Art Of Existence

Di Onirica - 3 Febbraio 2002 - 0:00
The Fragile Art Of Existence
Etichetta:
Genere:
Anno: 1999
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

Si tratta di uno dei pochi side projects che merita di essere unito alla
propria raccolta di dischi. Tutto ciò che riuscerete ad ascoltare di questo
disco è stato scritto dalla mente di un uomo indimenticabile, accompagnato a sua
volta da un batterista d’eccezione, Richard Christy, fra i protagonisti di The
Sound Of Perseverance. Questo è l’unico motivo per cui non potete perdervi un
album come “The Fragile Art Of Existence”, provare per credere.

Il consueto sound spietato e crudo delle chitarre unito a tempi poderosi regala
vita a pezzi molto sfiziosi come ad esempio Consumed, che prende pian
piano quota sfruttando le linee più taglienti di una chitarra ormai invisibile.
Ancora un rullante minaccioso e si riprende il motivo principale del brano.
Grinta e aggressività anche in What If…? che vede i due grandi
chitarristi darsi il cambio in virtuosismi straordinari, al centro e alla fine,
prima Chuck, subito dopo Shannon Hamm. Si chiude il sipario con la traccia che
porta il titolo del disco The Fragile Art Of Existence: nei suoi nove
minuti abbondanti, si rivela prevalentemente strumentale e decadente, forse più
triste di quelle precedenti, in alcuni punti quasi commovente grazie anche alla
fortunata presenza di un bassista veramente in gamba, Steve DiGiorgio.

Personalmente penso che l’unico punto negativo debba essere attribuito alla voce
di Tim Aymar. Senza dubbio una buonissima voce, che tuttavia a mio parere non
tiene il passo delle geniali composizioni di Schuldiner. Sembra un continuo
faticare nei frammenti più veloci, mentre non trasette niente di partiolare in
quelli più tranquilli.

Nonostante tutto resta un disco molto valido. Un disco che deve essere
acquistato se volete conservare un ulteriore ricordo dell’uomo che ha cambiato
la storia in cui ha vissuto. Music and lyrics by Chuck Schuldiner.. questa frase
mi mette i brividi.

Let The Metal Flow.

Ultimi album di Control Denied