Recensione: The Ghost
I Before the Dawn arrivano al terzo album con questo “The Ghost”. Son passati un paio d’anni dal precedente, e non eclatante, “4:17 AM” e alcune cose son cambiate. Subito dopo la realizzazione di un Dvd, per una serie di contrasti interni il gruppo si è praticamente sciolto ed è tornato a vivere come solo-project del fondatore Tuomas.
Secondo le dichiarazioni del musicista, questo non è stato un handicap nella realizzazione del nuovo disco. Al contrario, una volta che sono spariti i contrasti sempre più frequenti con gli altri ragazzi della band, la composizione ha avuto una accelerazione notevole. Tale era l’ispirazione che in brevissimo tempo è stato scritto questo album, metà del prossimo dei Before the Dawn e anche il nuovo disco di un altro progetto solista di Tuomas.
Il genere proposto potrebbe essere etichettato come un moderno death melodico, secondo gli stilemi dettati da gruppi come gli ultimi In Flames.
Sinceramente però, il primo pensiero, ascoltando questo disco, è che forse se avesse limitato un po’ la quantità del materiale prodotto, e puntato maggiormente sulla qualità, sarebbe stato meglio. Questo “The Ghost” infatti, non si discosta quasi per nulla dai due precedenti episodi della discografia della band. Un uso leggermente maggiore del growl è forse l’innovazione più sostanziale. Per il resto l’album si attesta sui livelli piuttosto anonimi di quelli che l’hanno preceduto.
Le tracce scorrono una dopo l’altra senza destare particolarmente attenzione. Per certi versi questo cd, potrebbe quasi essere definito come un’ottima colonna sonora, dato che non distrae mai l’attenzione da quello che si sta facendo, per concentrarla sulla musica.
Per quanto la proposta non brilli di originalità, bisogna comunque notare come la produzione sia decisamente di buon livello. Chitarre, basso, batteria e voce suonano sempre ottimamente, sia dal punto di vista del suono in se e per se, che del mixing con gli altri strumenti.
Spesso il terzo disco per un gruppo è considerato come una sorta di punto di svolta. Non è decisamente il caso dei Before the Dawn che per la terza volta di fila propongono praticamente la stessa cosa. Un cd che alla bontà della produzione e della tecnica, non fa seguire un’altrettanto valida personalità, con risultati globali purtroppo non sufficienti.
Tracklist:
01 Disappear
02 Repentance
03 Fade Away
04 Scar
05 Angels Tombston
06 Black Dawn
07 Enemy
08 Stormbringer
09 Ghost Town
10 … Nowhere
Alex “Engash-Krul” Calvi