Recensione: The Gift Of Life
Davvero interessante l’esordio discografico dei The Trophy, band capitanata dal talentuoso chitarrista tedesco Todd Wolf.
Conosciuto ai più per essere il mastermind degli Human Fortress, Wolf compone undici pezzi di sanguigno hard rock tinto qua e là da tenui sfumature AOR e ombreggiature metal.
“The Gift of Life” non è un disco ordinario o un clone di qualche masterpiece, è bensì un concentrato di idee per certi versi innovative. Reclutati il cantante Michael Bormann (Jaded Heart, Bonfire) e il tastierista Marco Grasshof (Heavenward), la band dà vita a sonorità sostanzialmente easy-listening, ma anche contraddistinte da ricercate sperimentazioni in grado di sorprendere e di evadere dagli attesi mood dell’hard rock.
L’elemento principe che caratterizza l’intero lavoro è la potenza. Sopratutto le prime sette canzoni sono identificate da ritmiche rocciose, cadenzate e piene di groove. Esempio lampante: ”The Gift Of Life” e ”Justice”, vero gioiellino di melodic rock iniettato di inesauribile energia (a parer di chi scrive questa è anche la canzone più riuscita dell’intero full-length).
Le sezioni ritmiche di ”When”, The Nightmares Wake Me Up e Get The Cup ricreano il grande impatto che caratterizza la opener e rimarcano ancora le suddette particolarità. Il sound sembra stridere con le armonie espresse dalla bella voce di Michael Bormann, interprete di ritornelli in grado di restare impressi fin da subito. Questa apparente discordanza, contribuisce a distinguere l’attitudine libera e incondizionata che sta alla base del songwriting
.
La seconda parte del disco si presenta più fedele agli stilemi del rock melodico, sopratutto quando a girare nel lettore sono ”The Shades Of Grey”, ”Liar” (nota di merito a Marco Grasshoff per l’eccellente lavoro svolto alle tastiere), ”The Way” e ”On These Wings”, canzoni identificate da un sottofondo AOR, ma anche da una parte centrale decisamente arcigna, perfettamente in linea con il tema compositivo alla base di questa release. Peccato infine per la sezione ritmica di ”Gloomy Days”, pezzo identificato da un flavour romantico ed emozionante, ma ahimè penalizzato da un ritmo che tende a trascinarsi con una certa pesantezza.
Aver per le mani “The Gift of Life” significa maneggiare un disco ‘sperimentale’. Immaginate una commistione tra rock melodico, heavy metal e granitico hard rock, interpretato da un cantante eccellente in grado di far convivere una spiccata melodia con momenti impetuosi e carichi di groove.
Il tutto è legato da una produzione, che permette agli strumenti di esprimersi liberamente e da un missaggio poco avvezzo a voler lasciare segni tangibili della propria presenza.
“The Trophy” mostra una band matura e in grado di osare quel qualcosa in più che sappia di moderno e di non sentito. Che sia un tentativo di voler evadere dai confini dalle musiche ‘troppo perfette’ che costantemente accompagnano i nostri ascolti? O si tratta semplicemente di musica spontanea e libera dalle mode? Poco importa, perché “The Gift of Life” è un concentrato di gradevole musica.
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Tracklist:
01. The Gift Of Life 4:20
02. When The Nightmares Wake Me Up 4:33
03. Get The Cup 3:26
04. Justice 3:50
05. Rescue Me 4:40
06. Can’t Get Out Of My Head 4:12
07. The Shades Of Grey 4:09
08. Gloomy Days 3:30
09. Liar 4:27
10. The Way 3:52
11. On These Wings 3:09
Line Up:
Michael Bormann – Voce
Todd Wolf – Chitarra / Basso / Programming
Marco Grasshoff – Tastiere