Recensione: The God Behind The God

Di Angelo D'Acunto - 22 Maggio 2009 - 0:00
The God Behind The God
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Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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79

Tornano sul mercato gli Spiritus Mortis, band finlandese attiva dal
lontano 1987 e con soli due full-length pubblicati in carriera (!). Nonostante
il gruppo si sia sempre vantato di essere il primo doom metal act formatosi del
proprio paese, non è mai riuscito a mettersi in luce con una proposta musicale
capace di attirare troppo l’attenzione. Compositori piuttosto mediocri quindi,
che continuano a restare in attività per pura e semplice passione. Dopo lo split
con il singer Vesa Lampi, il combo finnico, sul finire dell’anno 2008,
decide di reclutare l’ex Reverend Bizarre, Sami Hynninen (meglio
conosciuto con il nome di Albert Witchfinder), mossa piuttosto
intelligente e capace di attirare l’attenzione di tutti i seguaci del genere.

Ed ecco quindi arrivare The God Behind The God, disco che nasce
sicuramente sotto una buona stella, sopratutto agli occhi di chi è pienamente
convinto che Sami sia l’uomo giusto per risollevare le sorti degli
Spiritus Mortis
. Ma è veramente così? In parte si può dire di sì. Inutile
nascondere quello che è tutto il valore del nuovo arrivato, lo sanno anche i
muri cosa è riuscito a dare alla luce con i Reverend Bizarre. In
sostanza, questo nuovo e terzo capitolo del combo finnico si distacca nettamente
dal precedente Fallen, risultando essere di gran lunga più
ispirato e capace di coinvolgere sin dal primo giro nel lettore. Basti solo dare
un ascolto all’iniziale The Man Of Steel, incipit piuttosto
spiazzante che affonda le proprie radici nell’heavy ottantiano più roccioso, un
pezzo coinvolgente e convincente come mai si era sentito da questo gruppo. Il
tempo di riprendersi dalle violente bordate dell’opener ed ecco che la band
torna a viaggiare sui “giusti binari” già con l’arrivo della seconda Death Bride,
pezzo di una lentezza quasi esasperante condito da riff cadenzati ed ipnotici
che trasudano zolfo da ogni singola nota suonata. Quasi inutile sottolineare
quella che è la superba prestazione di Sami dietro il microfono, capace
di colpire dritto al cuore con un cantato caldo e altamente interpretativo.
Altra traccia, altra perla (nera) con l’arrivo di The Rotting Trophy,
pezzo che si regge su mid-tempo decisamente più epici e coinvolgenti, dove il
tutto viene guidato agevolmente dall’ottimo lavoro della coppia di chitarre. Più
sognante e melodica è invece Curved Horizon, caratterizzata
sopratutto dall’alternarsi fra arpeggi in clean e riff più elettrici, per poi
lasciare spazio all’ossessività della criptica e malefica When The Wind Howled With A Human Voice.
A spezzare quell’atmosfera oscura che aleggia minacciosa su tutta la
tracklist c’è la cadenzata Heavy Drinker, seguita subito dalla
tenebrosa e pesantissima title-track, pezzo un tantino più difficile da digerire
rispetto a tutti gli altri, sia a causa della ritmiche lentissime, sia per
un minutaggio che sfiora i dodici minuti di durata; in entrambi i casi, molto
vicina a quelle che erano le composizioni tipiche dei Reverend Bizarre.
Spetta invece a Perpetual Motion l’onore di chiudere il disco,
brano piuttosto semplice e fuori dai soliti schemi del doom, caratterizzato da
ritmiche più movimentate e da un riffing di chitarra chiaramente hard
rock-oriented.

Brusca sterzata verso livelli qualitativi decisamente più alti per le composizioni degli
Spiritus Mortis
, quindi. La band finlandese è riuscita a dare alla luce un
disco ispirato come non mai, composto e suonato a regola d’arte e che coinvolge
e convince in pieno anche dopo ripetuti giri nel lettore. Non sarà sicuramente
un capolavoro ma, rispetto ai capitoli precedenti, The God Behind The God
ci mette di fronte ad una band che è riuscita finalmente a trovare una propria
identità e che, sopratutto, è capace di sfruttare a proprio vantaggio tutta
l’esperienza accumulata negli anni passati nel semi-anonimato. Vedremo se
riusciranno a proseguire su questa strada anche nel prossimo futuro.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

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Tracklist:

01 The Man Of Steel
02 Death Bride
03 The Rotting Trophy
04 Curved Horizon
05 When The Wind Howled With A Human Voice
06 Heavy Drinker
07 The God Behind The God
08 Perpetual Motion

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