Recensione: The Inception Of Darkness
“The Inception Of Darkness“ è il titolo del quinto studio album degli australiani Eyefear uscito nell’ottobre del 2012.
Il gruppo, in attività dal 1994, presenta un Power Metal oscuro, condito da alcuni sprazzi Doom e arricchito da leggeri richiami a sonorità Progressive.
Gli Eyefear si distinguono immediatamente per la capacità di saper creare ottime melodie e atmosfere orrorifiche di indubbia bellezza, ricreate grazie ad un massiccio utilizzo delle tastiere, fondamentali nel sound del combo australiano.
La nuova fatica targata Eyefear che stiamo per analizzare si presenta come un’opera ipnotica, violenta ed inquietante, in grado di paralizzare l’attenzione dell’ascoltatore dalla prima all’ultima nota.
L’album esordisce con la bellissima opener “Redemption“, aperta da una breve e interessante intro tastieristica che potrebbe essere inclusa nella colonna sonora di un film di Tim Burton: poco dopo il brano si dipana attraverso una serie di riff chitarristici massicci, su cui si muovono perfettamente le cupe melodie vocali abilmente condotte dal bravo Danny Cecati – vocalist in possesso di una timbrica profonda e potente – e, soprattutto, le drammatiche atmosfere tastieristiche, sempre ottimamente in primo piano.
La successiva “Shadowdance“ prosegue sulla medesima scia tracciata dal pezzo precedente, mettendo particolarmente in risalto l’operato impeccabile di una sezione ritmica solida e dinamica.
“Eyes Of Madness“ rappresenta un’altra eccellente prova di un gruppo assolutamente ispirato in fase di songwriting: un brano potente e squisitamente teatrale in un intermezzo strumentale evocativo e trascinante.
Dopo i primi tre ottimi pezzi proposti gli Eyefear non accennano a fermarsi e incastonano un altro tassello fondamentale di questo quinto lavoro: la Title Track, infatti, è una lunga suite, divisa in due parti intitolate “The Inception Of Darkness Part I – Transcending“ e “The Inception Of Darkness Part II – Reborn“, in cui emerge tutta la classe tecnica e compositiva del gruppo australiano che si diverte a contaminare il proprio sound con alcuni sprazzi di Doom (soprattutto nella seconda parte del brano in cui è possibile avvertire lo spirito minaccioso degli svedesi Candlemass), arricchito da oscuri vocalizzi Growl di indubbia efficacia.
Successivamente l’album prosegue con la potentissima “Immortals“, superbo affresco Power Metal contraddistinto da un refrain semplice e perfettamente riuscito e da una serie di assolo eccellenti di chitarra e tastiera.
La carrellata di inediti proposta dagli Eyefear si conclude con due ultimi passaggi: la superba “Perfect Images“, canzone incentrata su di un ottimo lavoro di chitarra ed impreziosita da un bellissimo intermezzo pianistico (perfetto nel rendere il tutto estremamente sinfonico ed emozionante) e la riuscita “Legions“, canzone indubbiamente piacevole, contraddistinta dal solito ottimo lavoro tastieristico – vero marchio di fabbrica della band – che tuttavia non aggiunge nulla di nuovo a quanto ascoltato nelle precedenti canzoni qui presentate.
In conclusione, “The Inception Of Darkness“, si rivela un lavoro interessante sotto ogni punto di vista, in grado di regalare momenti entusiasmanti e situazioni d’indubbio fascino.
Un album di assoluto valore, da assaporare lentamente e pertanto consigliatissimo.
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Tracklist:
01. Redemption
02. Shadowdance
03. Eyes Of Madnes
04. The Inception Of Darkness Part 1 – Transcending
05. The Inception Of Darkness Part 2 – Reborn
06. Immortals
07. Perfect Images
08. Legions
Line Up:
Danny Cecati – Voce
Con Papazoglou – Chitarra
Seb Schneider – Tastiera
Zain Kimmie – Batteria
Evan Harris – Basso